Foto di Pancrazio Campagna
Calendula arvensis (Vaill.) L.
Fam.: Asteraceae
Nome italiano: Fiorrancio selvatico, Calendula, Calta,
Nome dialettale salentino: Calendra
Nome dialettale salentino: Calendra
Pianta erbacea annuale o
biennale, molto profumata, termofila, pubescente. Può raggiungere i 50 cm.d'altezza. La si può trovare fiorita già in novembre e la fioritura si protrae fino a maggio.
E' presente in quasi tutte le regioni italiane e ama crescere nei terreni incolti, margini di strade, nei vigneti e negli oliveti.
Etimologia:
Il nome del genere deriva dal latino " calendae" in allusione alla fioritura che dura per diversi mesi. Il nome della specie si riferisce al luogo di crescita: " nei campi ".
Proprietà e usi:
Il nome del genere deriva dal latino " calendae" in allusione alla fioritura che dura per diversi mesi. Il nome della specie si riferisce al luogo di crescita: " nei campi ".
Proprietà e usi:
Viene impiegata come antinfiammatorio, antisettico, antispasmodico,
cicatrizzante, callifugo, sudoripara, ed emmenagogo (regolatrice del ciclo mestruale).
Utilizzata anche per tingere i capelli, per ammorbidire la pelle e, in infuso, per sfiammare gli occhi arrossati.
Le foglie vengono utilizzate cotte in cucina insieme ad altre verdure e i fiori servono anche per guarnire antipasti. I petali essiccati servono per aromatizzare il vino, che dopo essere stato esposto al sole per 10 giorni, diventa un ottimo aceto.
Le foglie vengono utilizzate cotte in cucina insieme ad altre verdure e i fiori servono anche per guarnire antipasti. I petali essiccati servono per aromatizzare il vino, che dopo essere stato esposto al sole per 10 giorni, diventa un ottimo aceto.
Attenzione: le applicazioni farmaceutiche sono indicate
a mero scopo informativo e devono essere prescritte e consigliate dal
medico.
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