Ballota nigra L. - Lamiaceae - Cimiciotta comune |
foto di Pancrazio Campagna
Ballota nigra L.
Fam.: Lamiaceae
Nome italiano: Cimiciotta comune, marrubio selvatico
Pianta erbacea perenne alta 30-60 cm., con fusto quadrangolare, foglie
opposte, ovali, dentate, pelose, di colore verde scuro, che emanano un
odore fetido. I fiori sono riuniti a 15-30 in verticillastri, con calice
a 5 denti e corolla rosea o biancastra.
Fiorisce in maggio - agosto e cresce lungo le siepi, in luoghi incolti, lungo i muri e margini di strade. In Italia è presente in tutte le regioni.
Etimologia:
Il nome del genere deriverebbe dal greco "ballote", rigetto, rifiuto, nome allusivo all'odore pungente della pianta che gli erbivori evitano accuratamente.
Fiorisce in maggio - agosto e cresce lungo le siepi, in luoghi incolti, lungo i muri e margini di strade. In Italia è presente in tutte le regioni.
Etimologia:
Il nome del genere deriverebbe dal greco "ballote", rigetto, rifiuto, nome allusivo all'odore pungente della pianta che gli erbivori evitano accuratamente.
Il nome specifico “nigra” deriva dal colore nero che assumono le foglie essiccate.
Proprietà ed utilizzi: Ballota nigra contiene un olio essenziale dal
caratteristico odore fetido, principi amari, acido gallico e sostanze
pectiche.
La pianta ha efficaci proprietà sedative generali ed è utile nei casi di insonnia ed eccitazione nervosa, isterismo, stati ansiosi e disturbi nervosi legati alla menopausa; essa è inoltre valida per sedare gli eccessi di tosse, raffreddore, respiro affannoso di cui attenua l'intensità e la frequenza..
Purtroppo l'uso di questa pianta è comunque limitato dall'aroma poco gradevole delle sue preparazioni.
La pianta ha efficaci proprietà sedative generali ed è utile nei casi di insonnia ed eccitazione nervosa, isterismo, stati ansiosi e disturbi nervosi legati alla menopausa; essa è inoltre valida per sedare gli eccessi di tosse, raffreddore, respiro affannoso di cui attenua l'intensità e la frequenza..
Purtroppo l'uso di questa pianta è comunque limitato dall'aroma poco gradevole delle sue preparazioni.
Essendo erba amara viene utilizzata dagli Ebrei insieme ad altre erbe amare come simbolo nella liturgia domestica della Pasqua ebraica (Seder di Pesach). Essa simboleggia la sofferenza del popolo ebraico patita durante la schiavitù in Egitto dalla quale, con mano potente, fu liberato da Yahweh (nome con cui gli Ebrei chiamano Dio), per mezzo di Mosè. Oltre alle erbe amare gli ebrei usano altri simboli quale il pane azzimo, un cosciotto d'agnello arrostito e l'aroset, una specie di torta che ricorda la malta con la quale erano costretti a fare i mattoni per il faraone.
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