Tragopogon porrifolius L. - Asteraceae - Barba di Becco violetta |
Tragopogon porrifolius L. - Asteraceae - Barba di Becco violetta |
Tragopogon porrifolius L. - Asteraceae - Barba di Becco violetta |
Foto di Pancrazio Campagna
Tragopogon porrifolius L.
= Tragopogon eriospermus
Ten.
Famiglia: Asteraceae
Nome italiano: Barba di Becco violetta, Salsefica, Raperonzolo selvatico, Salsifì, Targone, Barba di prete, Persemolone, Latte di uccello,
Scorzobianca,
Nome dialettale salentino: Salsefica
Nome dialettale salentino: Salsefica
Pianta erbacea biennale o annuale, alta 20 -60
cm, glauca e glabra, con radice fittonante grossa e legnosa e fusto eretto, poco ramificato e clavato sotto il capolino. Le foglie basali sono lineari, alterne, intere; le cauline più piccole e provviste di guaina amplessicaule. Il fiore, ligulato, è di colore viola-bruno o porporino scuro e ha le brattee dell'involucro più lunghe delle ligule. Il frutto è un achenio che nell'insieme formano un caratteristico pappo.
Fiorisce in aprile-giugno e cresce nei prati aridi, margini di strade di campagna. E' presente in tutto il territorio nazionale con la sola eccezione della Val d'Aosta e del Trentino Alto Adige.
Etimologia:
il nome del genere deriva dal greco " tragòs " = capra e " pogòn" = barba; il nome della specie fa riferimento alla somiglianza delle foglie a quelle del
porro selvatico.
Proprietà e usi:
La radice è commestibile e viene utilizzata per produrre lo zucchero per i diabeti. Le foglie della rosetta basale sono commestibili e si usano crude in insalata o cotte, miste ad altre verdure.
Fonti:
S. Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole 1982
www.actaplantarum.org
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