Vicia faba L.
Famiglia: Fabaceae
Nome italiano: Fava
pianta a ciclo annuale alta 20-100 cm con fusto eretto, semplice, a sezione quadrangolare, vuoto all'interno. Foglie pennato-composte formate da 3-6 segmenti di forma obovata, glauche. Cirri assenti. Fiori riuniti in racemi in numero da 1 a 6 all'ascella delle foglie superiori. Ogni fiore ha vessillo di colore bianco con striature nere e ali bianche o violacee con una macchia nera. Il frutto è un legume lungo fino a 25 cm terminante a punta e contenente fino a 10 semi. Esistono 4 varietà che si distinguono in base alla lunghezza del baccello e che vengono coltivate in base all'uso che se ne vuole fare.
Fiorisce in febbraio-aprile e viene coltivata in tutt'Italia.
Etimologia:
il nome del genere dal greco "bikion" = veccia, piccolo orciolo; il nome della specie dal greco "fágo" = io mangio: commestibile.
Proprietà e usi:
le fave sono conosciute e consumate da tempi antichissimi: semi di fave sono stati rinvenuti nelle tombe dei faraoni. Le fave si consumano sia crude e sia cotte. Hanno un alto valore nutritivo: sono ricche di vitamine, proteine e sali minerali. Si abbinano molto bene alle verdure ed in modo particolare alle cicorie selvatiche.
In alcuni soggetti il consumo delle fave può essere particolarmente pericoloso a causa di una predisposizione ereditaria causando una patologia nota con il nome di favismo.
La pianta viene anche utilizzata come foraggio e per sovescio.
fonti:
S.Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole, Bologna 1982
www.actaplantarum.org
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