Opuntia ficus-indica (L.) Mill.
Famiglia: Cactaceae
Nome italiano: Fico d'india
Pianta di origine messicana appartenente alla famiglia delle Cactaceae che cresce spontaneamente nei
paesi dell'area mediterranea. In Italia è stata introdotta dopo la scoperta dell'America e si è naturalizzata nelle regioni meridionali sino a divenire, in alcune zone, infestante. Viene coltivata a scopi alimentari per la bontà dei suoi frutti i quali sono ricchi di minerali, sopratutto calcio e fosforo, e di vitamica C.
La pianta ha aspetto arboreo, raggiunge un'altezza di 3-5 metri e il fusto è composto da cladodi, più conosciuti col nome di "pale". La pale hanno forma appiattita ed ovaliforme e sono lunghe 30-40 cm.
Le foglie propriamente dette sono le spine presenti sulla pale, hanno forma conica e sono lunghe 1 - 2 cm.
Il frutto è una bacca carnosa con all'interno numerosi semi e che si chiama fico d'india. Può pesare fino a 400 grammi ed avere colorazione gialla, rossa o bianca a secondo della varietà. La pianta sopporta molto bene la siccità.
I fichi d'India, dal gradevolissimo sapore, si mangiano freschi, avendo cura di non esagerare nella quantità perché possono causare occlusione intestinale. Inoltre i fichi d'India vengono utilizzati per la produzione di succhi, liquori, gelatine, marmellate ecc. Anche le giovani pale sono commestibili e possono essere consumate fresche, sott'aceto, in salamoia ecc.; vengono altresì date agli animali come foraggio.
Ha proprietà astringenti, emollienti, diuretiche, antiflogistiche, cicatrizzanti, riepitelizzanti. In passato veniva usato dai naviganti per prevenire lo scorbuto.
Etimologia:
il nome del genere deriva da "Opùnte", città della Lòcride in Grecia; il nome della specie vuol dire "fico d'India".
Attenzione: Le
applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono
essere consigliate e prescritte dal medico.
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