Prunus serotina Ehrh-Rosaceae - Ciliegio tardivo |
Prunus serotina Ehrh-Rosaceae - Ciliegio tardivo |
Prunus serotina Ehrh-Rosaceae - Ciliegio tardivo |
Prunus serotina Ehrh-Rosaceae - Ciliegio tardivo |
Prunus serotina Ehrh-Rosaceae - Ciliegio tardivo |
Prunus serotina Ehrh-Rosaceae - Ciliegio tardivo |
Prunus serotina Ehrh-Rosaceae - Ciliegio tardivo foto di Pancrazio Campagna |
Sinonimi: Cerasus serotina (Ehrh.) Loisel.,
Padus serotina (Ehrh.) Borkh.
Famiglia: Rosaceae
Nome italiano: Ciliegio tardivo, Prugnolo tardivo, Ciliegio americano
Specie arborea, perenne, caducifoglia, alta fino a 20 m ( fino a 30 m
nell’areale nativo).
Fusto eretto, corteccia sottile, da giovane desquamante a strisce, poi fessurata e a
scaglie, da grigio scura a nera, con odore aromatico.
Parti sotterranee: apparato radicale superficiale (la
maggior parte si colloca nei primi 60 cm di suolo).
Foglie:
alterne, picciolo
con due ghiandole separate dalla base del lembo fogliare]; lamina semplice, larga 2.5-5 cm, lunga 1.5-2 volte la larghezza, ovata o
ellittico-lanceolata, apice acuminato, margine finemente dentellato, nervature non prominenti; lamina coriacea, verde
scuro lucida sulla pagina superiore, più pallida sulla pagina inferiore.
Fiori: infiorescenza a racemo lungo 6-15 cm,
cilindrico, generalmente eretto, con circa 20-30 fiori; fiori bianchi, profumati, 1cm di diametro circa; tubo
calicino persistente nel frutto; corolla composta da 5 petali; numerosi stami.
Frutti: drupe subsferiche (diametro 0.8-1 cm)
disposte a grappolo, prima verdi, poi rosse,
quindi nere e lucide a maturità. Contengono un nocciolo.
Fiorisce in maggio e giugno.
Specie neofita, introdotta in Italia a scopo ornamentale,
citata all’inizio del XIX secolo nei cataloghi del Giardino di S. Sebastiano da Po (TO) e nel catalogo dell’Orto Botanico di Torino.
Agli inizi del '900 è stata utilizzata in impianti selvicolturali sperimentali presso Gallarate e da qui si è rapidamente
diffusa in Lombardia e Piemonte, in particolare lungo il Ticino.
Questa pianta si diffonde rapidamente a danno delle altre specie che col tempo tendono a scomparire. Presente solo in poche regioni del Nord Italia. Assente nel Salento, per fortuna.
Nel 1986 l’areale si estendeva già in Svizzera e nelle province di
Milano, Como, Pavia, Novara, Vercelli e Verbania.
Proprietà ed utilizzi:
La corteccia possiede proprietà medicinali astringenti, toniche, sedative, bechiche (antitosse); i frutti, eduli anche se amari, sono utilizzati per marmellate, vino e come aromatizzanti di rum e brandy; le foglie, contenenti acido cianidrico, sono velenose(!) e possono risultare letali per gli erbivori domestici. Il legno è particolarmente apprezzato in America per la fine venatura, il colore rosso, la resistenza ed è utilizzato nell'industria mobiliera; possedendo un aroma gradevole, viene anche usato per cottura di cibi alla griglia ed affumicatura.
La corteccia possiede proprietà medicinali astringenti, toniche, sedative, bechiche (antitosse); i frutti, eduli anche se amari, sono utilizzati per marmellate, vino e come aromatizzanti di rum e brandy; le foglie, contenenti acido cianidrico, sono velenose(!) e possono risultare letali per gli erbivori domestici. Il legno è particolarmente apprezzato in America per la fine venatura, il colore rosso, la resistenza ed è utilizzato nell'industria mobiliera; possedendo un aroma gradevole, viene anche usato per cottura di cibi alla griglia ed affumicatura.
Fonte:
Gruppo di Lavoro Specie Esotiche della Regione Piemonte (a cura del),
2013.
Regione Piemonte, Torino.
Acta Plantarum - Scheda botanica di Silvano Radivo
La marmellata è squisita, dove si trova quest'albero?
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