lunedì 29 luglio 2013

Ocimum basilicum L. var. purpurascens Benth.


Ocimum basilicum L. var. purpurascens Benth.  



Ocimum basilicum L. var. purpurascens Benth.  


Ocimum basilicum L. var. purpurascens Benth.  


Ocimum basilicum L. var. purpurascens Benth.    

Ocimum basilicum L. var. purpurascens Benth.    

Ocimum basilicum L. var. purpurascens Benth.    

Ocimum basilicum L. var. purpurascens Benth.  
foto di Pancrazio Campagna

 
Ocimum basilicum L. var. purpurascens Benth.  
 
Famiglia: Lamiaceae
Nome italiano: Basilico purpureo, Tulsi, basilico rosso


Il Basilico purpureo è una delle tante varietà del basilico comune. La sua caratteristica è di presentarsi con le foglie di colore verde purpureo e con i fiori di colore rosa.
Il suo aroma ricorda vagamente quello del chiodo di garofano, e possiede un leggero retrogusto piccante. Per questo è molto utilizzato nella cucina orientale, che gli riconosce, tra l’altro, molteplici proprietà benefiche e curative. Il basilico purpureo interviene nel potenziamento del sistema immunitario e nel miglioramento della forza fisica, contrastando la sensazione della fatica nonché della stanchezza mentale.
In cucina, il suo particolare sapore si sposa bene con piatti a base di pesce e crostacei, ma può essere utilizzata, in alternativa al comune basilico verde e  per la preparazione del pesto alla genovese. 

martedì 23 luglio 2013

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. - Asteraceae - Cardo cretese

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. - Asteraceae - Cardo cretese

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. - Asteraceae - Cardo cretese

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. - Asteraceae - Cardo cretese

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. - Asteraceae - Cardo cretese

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. - Asteraceae - Cardo cretese

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. - Asteraceae - Cardo cretese


Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. - Asteraceae - Cardo cretese

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. - Asteraceae - Cardo cretese

Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. - Asteraceae - Cardo cretese

foto di Pancrazio Campagna
Cirsium creticum (Lam.) D'Urv.
= Cirsium polyanthemum Sprenghel non L.

Famiglia:  Asteraceae
Nome italiano:  Cardo cretese, Cardo di Creta, Cirsio di Creta, Cirsio cretese

Pianta bienne alta 50-250 cm con fusto eretto e ramoso in alto. Foglie basali pennatopartite con area centrale indivisa e segmenti laterali acuti terminanti in spine di 2-4 mm.  La pagina inferiore è bianco tomentosa. Le foglie cauline sono più piccole. Capolini con involucro a bicchiere, squame ovate con apice spinoso di colore marrone scuro. Stami con filamenti quasi glabri. Corolla rasato-violaceo. Oltre alla specie nominale esiste una subspecie chiamata "triumphetti".

Fiorisce in luglio agosto e cresce in zone umide o palustri.

Etimologia:
dal greco "kirsós" =  varice, per l'uso di queste piante nella cura delle varici; il nome della specie "creticum" = di Creta, cretese.

mercoledì 17 luglio 2013

Tamarix africana Poir. Tamaricaceae - Tamerice maggiore

Tamarix africana Poir.  Tamaricaceae  - Tamerice maggiore

Tamarix africana Poir.  Tamaricaceae  - Tamerice maggiore


Tamarix africana Poir.  Tamaricaceae  - Tamerice maggiore

Tamarix africana Poir.  Tamaricaceae  - Tamerice maggiore

Tamarix africana Poir.  Tamaricaceae  - Tamerice maggiore

Tamarix africana Poir.  Tamaricaceae  - Tamerice maggiore

Tamarix africana Poir.  Tamaricaceae  - Tamerice maggiore

Tamarix africana Poir.  Tamaricaceae  - Tamerice maggiore

foto di Pancrazio Campagna
Tamarix africana Poir.

Famiglia:  Tamaricaceae
Nome italiano: Tamerice maggiore


Pianta arbustiva che raggiunge un altezza di 5-6 metri. Il fusto è lacerato in squame di colore grigio bruno, è  eretto, ma spesso si presenta piegato in un lato per effetto dell'azione eolica abbastanza forte  sulle dune marine. Le foglie sono caduche, squamiformi, di 1,5-4 mm. Infiorescenza racemosa sui rami dell'anno precedente. Fiori con 5 petali di colore bianco-rosato. In genere le brattee sono più lunghe del calice. l frutto è una capsula dalla quale si liberano i semi maturi i quali sono sormontati da una coroncina di peli necessari per la diffusione anemofila.
Fiorisce in maggio - giugno e spesso la fioritura si protrae nei mesi estivi. Cresce nelle zone costiere sulla sabbia dunale e retrodunale; presente anche nelle zone umide costiere.
 
Etimologia:
il nome del genere deriva da  "Támaris" fiume dell'Hiberia; il nome della specie "africana" = dell'Africa.
 
Proprietà e usi:
ha proprietà astringenti e diaforetiche.
 
 
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lunedì 15 luglio 2013

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae - Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro
Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

Echinopsis pachanoi (Britton & Rose) Friedrich & Rowley - Cactaceae -  Cactus San Pedro

foto di Pancrazio Campagna

Echinopsis pachanoi  (Britton & Rose) Friedrich & Rowley
= Trichocereus pachanoi

Famiglia: Cactaceae
Nome italiano:  Cactus San Pedro

Pianta originaria del Perù e dell'Equador. Ha crescita rapida e si sviluppa su un fusto che spesso ha delle ramificazioni laterali; ha 4-9 costolature, raggiunge un'altezza di 2,50 - 3 metri. Produce dei bellissimi fiori profumati di colore bianco.

Questa pianta contiene un alcaloide chiamato "mescalina" capace di provocare potenti effetti allucinogeni e per tale motivo nei paesi d'origine veniva usato per riti sciamanici.

In Italia è coltivato a scopo ornamentale.


sabato 13 luglio 2013

Oenothera suaveolens Desf. ex Pers - Onagraceae - Enagra con frutti allungati


Oenothera suaveolens Desf. ex Pers - Onagraceae - Enagra con frutti allungati

Oenothera suaveolens Desf. ex Pers - Onagraceae - Enagra con frutti allungati

Oenothera suaveolens Desf. ex Pers - Onagraceae - Enagra con frutti allungati

Oenothera suaveolens Desf. ex Pers - Onagraceae - Enagra con frutti allungati

Oenothera suaveolens Desf. ex Pers - Onagraceae - Enagra con frutti allungati

Oenothera suaveolens Desf. ex Pers - Onagraceae - Enagra con frutti allungati

Oenothera suaveolens Desf. ex Pers - Onagraceae - Enagra con frutti allungati

Oenothera suaveolens Desf. ex Pers - Onagraceae - Enagra con frutti allungati

Oenothera suaveolens Desf. ex Pers - Onagraceae - Enagra con frutti allungati

foto di Pancrazio Campagna

 
Oenothera suaveolens Desf. ex Pers
= Oenothera biennis L. subsp. suaveolens (Desf. ex Pers.) Bonnie

Famiglia:  Onagraceae
Nome italiano: Enagra con frutti allungati

Pianta emicriptosa biennale (H bienn) alta 50 - 100 cm. Il fusto è eretto e semplice, si presenta con dei puntini rossi ed è cosparso di peli semplici frammisti a peli ghiandolari. Le foglie sono lanceolate, glabre e ispide, con nervatura di colore bianco. Infiorescenza a racemo terminale. Petali di 30-35 mm di colore giallo limone, profumati,  si aprono la sera, dopo il tramonto del sole e si richiudono  la mattina successiva al sorgere del sole. Frutto allungato. Le radici sono fittonanti, grosse e carnose.

Fiorisce in giugno-settembre e viene coltivata come pianta ornamentale. Le "Oenethera" sono piante di origine Americana, ma molte specie, a seguito di ibridazioni varie, si sono formate in Europa.

Etimologia:
il nome del genere deriva dalle parole greche  "óinos" =  vino e "thér"=  selvatico: si utilizzava la radice per migliorare la qualità del vino; il nome della specie dalle parole latine  "suávis" =  soave e "óleo" = emano: emetto odore gradevole.

Proprietà:
Ha proprietà stimolanti, tossifughe, lenitive, astringenti, antinfiammatorie, antiallergiche.  La pianta, radice compresa, è commestibile.

venerdì 12 luglio 2013

Prunus armeniaca L. - Rosaceae - Albicocco


Prunus armeniaca L. - Rosaceae - Albicocco

Prunus armeniaca L. - Rosaceae - Albicocco

Prunus armeniaca L. - Rosaceae - Albicocco

Prunus armeniaca L. - Rosaceae - Albicocco

Prunus armeniaca L. - Rosaceae - Albicocco

Prunus armeniaca L. - Rosaceae - Albicocco

Prunus armeniaca L. - Rosaceae - Albicocco

Prunus armeniaca L. - Rosaceae - Albicocco

foto di Pancrazio Campagna

Prunus armeniaca L.

Famiglia: Rosaceae
Nome italiano: Albicocco

Pianta arborea che allo stato selvatico può raggiungere un'altezza di 6-7 metri, ma allo stato coltivato viene mantenuto ad un'altezza che non supera i tre metri per facilitare l'operazione di raccolta delle albicocche. Il fusto è eretto, ramoso in alto e con chioma globosa; rami flessibili. Le foglie sono cuoriformi con margine dentato. I fiori sono pentameri ed hanno corolla di colore bianco-rosato. I frutti sono delle drupe, inizialmente di colore verde per poi diventare di colore giallo-scuro-arancione con aspetto vellutato.

Fiorisce in marzo-aprile e i frutti maturano in giugno-luglio.
Pianta di origine cinese, introdotta in Italia per essere coltivata per i prelibati frutti i quali vengono consumati maturi allo stato fresco e secco e utilizzati per fare confetture e succhi di frutta.

Etimologia:
Il nome del genere deriva dalla parola greca "prúnon" = prugna, susina, il frutto del pruno; il nome della specie "armeniaca" da Armenia, regione ritenuta da Linneo zona di origine della pianta.
Il termine Albicocca deriva dalla parola araba "Al-barquq" ed in precedenza da quello latino "Praecoquus" che in entrambi i casi significano precoce per indicare  che l'albero inizia a produrre frutti precocemente, sin dal suo secondo anno di vita.

Proprietà:
l'albicocca ha  un alto contenuto di vitamina A e C ed è ricca di potassio e fibre alimentare ed inoltre è di facile digeribilità. I semi contenuti nel nocciolo contengono Vitamina B17, sostanza che sembra utile per combattere le cellule malate dell'organismo, in particolare quelle di alcuni tipi di tumore.




Premettiamo che grazie  all'alto contenuto di vitamina A e vitamina C in unione con l'abbondanza di potassio e di fibre alimentari, l'albicocca, grazie anche alla sua buona digeribilità, è senza dubbio un frutto con buone proprietà dal punto di vista nutrizionale. Infatti la sua assunzione è particolarmente indicata per chi ha problemi di anemia o di spossatezza cronica, per le persone convalescenti, per gli anziani e per i bambini nell'età della crescita. La vitamina A è altresì utile per lo sviluppo delle ossa e per il corretto funzionamento di tutti i tessuti del nostro organismo, mentre, l'alta percentuale di potassio presente nell'albicocca è in grado di prevenire vari disturbi a livello nervoso e muscolare. Sempre a proposito della vitamina A ricordiamo che essa è in grado di stimolare la produzione di melanina, la sostanza responsabile dell'abbronzatura e della protezione della pelle. Il sorbitolo invece conferisce all'albicocca leggere proprietà lassative.
 
Premettiamo che grazie  all'alto contenuto di vitamina A e vitamina C in unione con l'abbondanza di potassio e di fibre alimentari, l'albicocca, grazie anche alla sua buona digeribilità, è senza dubbio un frutto con buone proprietà dal punto di vista nutrizionale. Infatti la sua assunzione è particolarmente indicata per chi ha problemi di anemia o di spossatezza cronia, per le persone convalescenti, per gli anziani e per i bambini nell'età della crescita. La vitamina A è altresì utile per lo sviluppo delle ossa e per il corretto funzionamento di tutti i tessuti del nostro organismo, mentre, l'alta percentuale di potassio presente nell'albicocca è in grado di prevenire vari disturbi a livello nervoso e muscolare. Sempre a proposito della vitamina A ricordiamo che essa è in grado di stimolare la produzione di melanina, la sostanza responsabile dell'abbronzatura e della protezione della pelle. Il sorbitolo invece conferisce all'albicocca leggere proprietà lassative.