sabato 7 giugno 2014

Acer campestre L. - Sapindaceae - Acero campestre

Acer campestre L. - Sapindaceae - Acero campestre

Acer campestre L. - Sapindaceae - Acero campestre

Acer campestre L. - Sapindaceae - Acero campestre

Acer campestre L. - Sapindaceae - Acero campestre

Acer campestre L. - Sapindaceae - Acero campestre

Acer campestre L. - Sapindaceae - Acero campestre

Acer campestre L. - Sapindaceae - Acero campestre

Acer campestre L. - Sapindaceae - Acero campestre
 
foto di Pancrazio Campagna
 
Acer campestre L.
 
Famiglia: Sapindaceae
Nome italiano: Acero campestre,  Chioppo, Loppio, Testucchio, Testuccio, Acero   oppio,

Albero a foglie decidue che raggiunge un'altezza compresa tra 10 e 20 metri. Chioma globosa e densa, tronco spesso sinuoso con corteccia di colore giallastro nell'albero giovane e bruno-grigiastro nell'adulto. Le foglie sono opposte e si presentano con 5 lobi ottusi, hanno colore verde scuro nella pagina superiore e più chiaro in quella inferiore; il picciolo, di colore rossastro, è lungo quanto la lamina e, se staccato, secerne un lattice di colore bianco. I fiori sono riuniti in corimbi terminali; i frutti sono contenuti in samare alate.
Fiorisce in aprile-maggio e in Italia è presente in tutte le regioni.
 
Etimologia:
il nome del genere deriva dalla parola latina "acer - acris" che vuol dire "a punta - pungente" per la forma appuntita delle foglie; mentre il nome della specie "campestre" vuol dire dei campi.
 
Proprietà e usi:
è pianta da cui si ricava un ottimo miele, mentre le foglie, ricche di proteine, sono un ottimo foraggio per gli animali da pascolo. Il legno non si presta per la fabbricazione di mobili, ma viene utilizzato solamente  per realizzare  oggetti di piccole dimensioni di uso domestico..
 

Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico

Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico

Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico

Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico
                                   
                                           Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico
                                               Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico
                                              Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico
                                               Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico        

                                                 Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico
 foto di Pancrazio Campagna


Tilia cordata L.
= Tilia parvifolia Ehrh.,
Tilia sylvestris Desf.

Famiglia: Malvaceae
Nome italiano: Tiglio selvatico, Tiglio maremmano

Albero che, in condizioni ottimali, può raggiungere i 25-30 metri d'altezza. Chioma globosa e ampia, tronco robusto che può raggiungere 1,5 m di diametro. La  corteccia  è liscia e macchiettata che a maturità è di colore grigio, mentre è grigio-rossastra da giovane. Le foglie, a base cordata,  hanno forma ovata, margine seghettato, apice appuntito,   colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore. L'infiorescenza è sorretta da una lunga brattea che porta da 15 a 20 fiori riuniti in un grappolo pendulo.
I fiori sono di colore bianco-giallognolo. I frutti sono nucule subglobose di 5-6 mm di diametro.
Fiorisce in giugno-luglio e allo stato spontaneo è presente in tutte le regioni italiane con la sola eccezione della Puglia dove lo si trova coltivato  impiegato nelle alberature stradali. Il tiglio si caratterizza per la maestosità della chioma, per la longevità e soprattutto per il delicato profumo che spande al momento della fioritura.
 
Proprietà e usi:
Pianta  mellifera da cui si ricava  un miele molto ricercato e profumato. Bisogna fare attenzione alla zona di provenienza del miele in quanto i Tigli sono dei grandi accumulatori di metalli pesanti e inquinanti e   il miele potrebbe essere carico di tossine se proviene da alberi che crescono in zone inquinate come possono essere i viali cittadini e le vicinanze di scarichi industriali.