Celtis australis L. subsp. aust - Cannabaceae - Bagolaro |
Celtis australis L. subsp. aust - Cannabaceae - Bagolaro |
Celtis australis L. subsp. aust - Cannabaceae - Bagolaro |
Celtis australis L. subsp. aust - Cannabaceae - Bagolaro |
Celtis australis L. subsp. aust - Cannabaceae - Bagolaro |
Celtis australis L. subsp. aust - Cannabaceae - Bagolaro |
Celtis australis L. subsp. aust - Cannabaceae - Bagolaro |
Celtis australis L. subsp. aust - Cannabaceae - Bagolaro foto di Pancrazio Campagna |
Celtis australis L. subsp. australis
Fam.: Cannabaceae
Nome italiano: Spaccasassi, Bagolaro, Bagolaro comune, Romiglia, Albero dei rosari
Albero a foglie caduche alto 10 - 25 metri. Tronco diritto, ramificato, chioma globosa, densa di colore verde grigiastro. Le foglie, provviste di breve picciolo, sono ellittiche, alterne con margine seghettato e apice acuminato;la pagina superiore è di colore verde scuro, quella inferiore di colore più chiaro.
I fiori sono di colore giallo verdastro; i frutti sono drupe sferiche di colore bianco-giallastro per poi diventare bruno-nerastro a maturazione.
Fiorisce in aprile-maggio e cresce spontaneo in tutte le regioni italiane. Viene anche coltivato per abbellire viali cittadini, ville e giardini.
Fiorisce in aprile-maggio e cresce spontaneo in tutte le regioni italiane. Viene anche coltivato per abbellire viali cittadini, ville e giardini.
Il legno, bianco-verdastro o grigiastro, robusto e flessibile, veniva utilizzato in falegnameria per la costruzione di oggetti vari: dai remi delle barche ai cerchioni delle auto, dai calci di fucili ai bastoni da passeggio, ecc.
I frutti, chiamati bagole, sono eduli e molto apprezzati dagli uccelli.
Etimologia:
il nome del genere dal greco "kelós" = nero, in riferimento al colore dei frutti maturi; il nome della specie da "áuster" = austro, il vento del sud: proprio della regione meridionale
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