giovedì 9 febbraio 2012

Juglans regia L. - Juglandaceae - Noce

Juglans regia L. - Juglandaceae - Noce
Juglans regia L. - Juglandaceae - Noce
Juglans regia L. - Juglandaceae - Noce
Juglans regia L. - Juglandaceae - Noce
Juglans regia L. - Juglandaceae - Noce
Juglans regia L. - Juglandaceae - Noce
Juglans regia L. - Juglandaceae - Noce
Juglans regia L. - Juglandaceae - Noce
foto di Pancrazio Campagna

Juglans regia L. 
Fam.: Juglandaceae
Nome italiano: Noce, noce comune, noce bianco


Albero con fogliame deciduo che può raggiungere un'altezza fino a 30 metri. La chioma è globosa espansa, di colore verde chiaro; tronco ramoso presto diviso in grosse branche, con corteccia di colore grigio-crema chiaro, liscia, fessurata sulle piante vecchie. Foglie imparipennate, lunghe 15-25 cm. composte da 5-7-9 foglioline ovali, ellittiche, con margine liscio di colore verde chiaro.
La fioritura avviene in aprile-maggio ed è composta da fiori maschili e fiori femminili. I primi  sono amenti verde-brunastro lunghi fino a 10 cm che crescono sui rami dell'annata precedente; i secondi crescono all'ascella delle foglie dei rami nuovi dell'anno e sono solitari o riuniti in ciuffetti fino a 4.
Il frutto è una drupa globosa liscia del diametro di 4-5 cm. costituita all'esterno di una polpa verde chiamata mallo, ricca di tannini, con all'interno un  guscio legnoso che contiene il seme commestibile chiamato gheriglio.
Il noce, forse di origine asiatica, è stato introdotto in Italia  verso la metà del XVI secolo e coltivato sia per i frutti e sia per il pregiato legname usato nell'industria per la costruzione dei mobili. E' presente e naturalizzata in tutte le regioni italiane, dalla pianura fino a 1200 m.
Etimologia:
Il nome del genere dal latino "Jupiter" = Giove e "glans" = ghianda, quindi "ghianda di Giove", poiché presso gli antichi il noce era sacro a Giove; l'epiteto specifico regia è sempre riferito al re degli dei, cioè allo stesso Giove.
Le noci sono normalmente consumati come frutta secca, ma si può anche estrarre un olio alimentare, che purtroppo tende ad irrancidire. Dalle noci giovani si ricava anche un vino (vino di noci). Il mallo invece viene impiegato in liquoreria per la produzione di un ottimo liquore chiamato "nocino", molto conosciuto ed apprezzato in tutta Europa.
In erboristeria e fitoterapia ci sono dei prodotti ricavati da questa pianta  utili nel trattamento di dermatosi e artrite, psoriasi, gonfiori addominali, nella digestione difficile, per favorire il tono muscolare dei vasi venosi tipica dell'insufficienza venosa delle gambe.
A questa pianta vengono attribuite proprietà antinfiammatorie, depurative, digestive, ipoglicemizzanti, ipotensive ,antisettiche, amaricanti.
Il frutto è ricco di grassi Omega 3, utili nel contrastare il colesterolo cattivo.

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