giovedì 9 febbraio 2012

Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo

Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo
Ruscus aculeatus L. - Ruscaceae - Pungitopo






 Foto di  Pancrazio Campagna

Ruscus aculeatus L. 

Famiglia:  Ruscaceae
Nome italiano: Pungitopo, Pungi topo, Ruscolo pungitopo, Rusco,  Bruscolo,                                          Piccasorci, Asparago pazzo,  Piscialetto. 


Nome dialettale salentino: Spina te surge

Pianta suffruticosa sempreverde alta 30 - 60 cm. con un rizoma sotterraneo, strisciante, dal quale si sviluppano radici avventizie lungo tutta la superficie. La pianta è molto ramificata e i rami sono eretti, rigidi, solcati e attaccati ai quali ci sono delle pseudofoglie: infatti non sono foglie  ma organi laminari chiamati cladodi ed hanno forma lanceolata con apice spinescente e consistenza coriacea. I cladodi sono di colore verde e svolgono la funzione clorofilliana. Le vere foglie, ridotte a piccole squame, crescono al centro dei cladodi.
I fiori, quasi invisibili,  si formano sulla pagina superiore dei cladodi. 
Il frutto è una bacca globosa di 10-15 mm con superficie esterna liscia, lucida, rossa.

Fiorisce in novembre-aprile e cresce nei boschi di leccio e nelle zone aride e sassose, prediligendo i terreni calcarei.  Viene coltivata a scopo ornamentale per la bellezza delle sue bacche e a scopo industriale per le sue spiccate proprietà medicinali. In diverse regioni italiane la pianta è protetta e la raccolta è regolamentata per legge.

Etimologia:
il nome del genere deriva dalla parola latina "rusticus" = rustico, contadino, delle campagne; il nome della specie "aculeatus"  vuol dire pungente, che punge. Il nome italiano "pungitopo" indica l'uso che ne facevano i contadini (i rustici) per proteggere il formaggio dai topi: i topi non si potevano avvicinare al formaggio in quanto protetto dai rami pungenti  della pianta. 

Proprietà e usi:
i giovani germogli (turioni) del pungitopo sono commestibili e possono essere consumati sia crudi in insalata o cotti come gli asparagi selvatici. In tempi di carestia i semi tostati sono stati  utilizzati come succedaneo del caffè.
E' il rizoma che possiede spiccate proprietà medicinali e viene utilizzato in erboristeria nella composizione di preparati per la cura di varici, emorroidi, flebiti, pesantezza delle gambe, eliminazione di acidi urici. Inoltre ha proprietà sudoriferi, diuretiche, antinfiammatorie e astringenti.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.






 
 








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