domenica 31 agosto 2014

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae . Lagunaria di Paterson

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson
 

Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don - Malvaceae .  Lagunaria di Paterson

foto di Pancrazio Campagna
Lagunaria patersonia (Andrews) G. Don
= Hibiscus patersonius Andrews

Famiglia: Malvaceae
Nome italiano:  Lagunaria di Paterson

Pianta con portamento arboreo che può raggiungere  un'altezza fino a 10 metri. Chioma piramidale di colore verde oliva. Fusto con corteccia ruvida di colore grigio-bruno.
Foglie sempreverdi, ovali con margine intero, lunghe 5-10 cm e  larghe 2-3 cm con pagina superiore di colore verde oliva e biancastro in quella inferiore. Fiori a cinque grandi petali di colore fucsia che nell'aspetto assomigliano a quelli dell'Hibiscus. Il frutto è una capsula locolucida subglobosa di colore brunastro  con cinque lobi  di grandi dimensioni che all'interno contiene 4-5 semi di aspetto reniforme che sono protetti da peli bianchi urticanti per la pelle.
La pianta, di origine australiana, è stata introdotta in Italia a scopo ornamentale.
 
Fiorisce in giugno-luglio.
 
Etimologia:
Il genere "lagunaria" è dedicato ad  Andres de Laguna (1499-1559), medico e botanico spagnolo; il nome della specie è dedicato a William Paterson, botanico scozzese (1755-1810).
 
 
   

domenica 24 agosto 2014

Viburnum opulus L. Adoxaceae - Palla di neve

Viburnum opulus L. Adoxaceae - Palla di neve 

Viburnum opulus L. Adoxaceae - Palla di neve 

Viburnum opulus L. Adoxaceae - Palla di neve 

Viburnum opulus L. Adoxaceae - Palla di neve 

Viburnum opulus L. Adoxaceae - Palla di neve 

Viburnum opulus L. Adoxaceae - Palla di neve 

Viburnum opulus L. Adoxaceae - Palla di neve 

Viburnum opulus L. Adoxaceae - Palla di neve 

foto di Pancrazio Campagna
Viburnum opulus L.

Famiglia: Adoxaceae
Nome italiano: Palla di neve,  Viburno palla di neve, Pallone di Maggio, Oppio, Sambuco acquatico, Sambuco rosso

Pianta arbustiva  caducifoglia alta fino a 4 metri. I rami sono glabri, lucidi e flessibili, con  corteccia bruno-grigia. Foglie con lamina a contorno triangolare con 3-5 lobi irregolari e con margine dentato. Infiorescenza corimbiforme all'apice dei rami. Il corimbo è formato da un anello periferico con fiori sterili e appariscenti la cui funzione è quella di attirare gli insetti pronubi che servono per impollinare i fiori fertili centrali.
I frutti, che maturano in agosto-settembre,  sono drupe succose, lucenti e globose di colore rosso vivo molto appetite dagli uccelli.
Fiorisce in maggio-giugno e cresce in boschi igrofili, zone umide dei sottoboschi su suoli calcarei. La pianta è presente in tutte le regioni italiane con l'eccezione della Puglia, della Calabria, della Sicilia e della Sardegna. Coltivata a scopo ornamentale.

Proprietà e usi:
Specie officinale tossica
La corteccia è impiegata in omeopatia per il trattamento dei dolori mestruali, degli stati nervosi e per alleviare spasmi e crampi.
L'ingestione dei frutti provoca infiammazioni gastrointestinali.

 
Fonte:
www.actaplantarum.org - scheda botanica

venerdì 22 agosto 2014

Verbena bonariensis L.- Verbenaceae - Verbena di Buenos Aires

Verbena bonariensis L.- Verbenaceae - Verbena di Buenos Aires

Verbena bonariensis L.- Verbenaceae - Verbena di Buenos Aires

Verbena bonariensis L.- Verbenaceae - Verbena di Buenos Aires

Verbena bonariensis L.- Verbenaceae - Verbena di Buenos Aires

Verbena bonariensis L.- Verbenaceae - Verbena di Buenos Aires

Verbena bonariensis L.- Verbenaceae - Verbena di Buenos Aires

Verbena bonariensis L.- Verbenaceae - Verbena di Buenos Aires


Verbena bonariensis L.- Verbenaceae - Verbena di Buenos Aires

foto di Pancrazio Campagna
Verbena bonariensis L.

Famiglia: Verbenaceae
Nome italiano: Verbena di Buenos Aires

Pianta erbacea perenne originaria dell'America del Sud e importata per essere coltivata a scopo ornamentale. Ha fusto eretto, quadrangolare, ramoso alto fino a 120 cm., privo di foglie nella parte superiore. Infiorescenza corimbosa all'apice dei rami.  I fiori pupureo-violaceo attirano molte farfalle.

Fiorisce da maggio a luglio e in qualche regione del Nord Italia si è naturalizzata.

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

Verbascum nigrum L. - Scrophulariaceae - Verbasco nero

foto di Pancrazio Campagna
Verbascum nigrum L.

Famiglia: Scrophulariaceae
Nome italiano: Verbasco nero

Pianta erbacea perenne (H scap) alta da 60 a 90 cm. Il fusto è eretto, striato, peloso e rossastro. Le foglie basali sono sorrette da un picciolo di circa 10-15 cm, hanno forma triangolare-lanceolata e dimensioni 8-12x15-25. Le foglie cauline, di dimensioni più piccole, sono subsessili. Infiorescenza  a spiga, fiori con calice bianco-lanoso, petali gialli, antere arancione reniformi, peli viola. Il frutto è una capsula di forma ovoide.

Fiorisce in giugno-agosto e cresce nelle zone incolte, ruderi. Presente in tutte le regioni italiane con l'eccezione delle Isole e della Puglia.




Fonte:
S. Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole 1982

Tyrimnus leucographus (L.) Cass. - Asteraceae - Cardo variegato

Tyrimnus leucographus (L.) Cass. - Asteraceae - Cardo variegato

Tyrimnus leucographus (L.) Cass. - Asteraceae - Cardo variegato

Tyrimnus leucographus (L.) Cass. - Asteraceae - Cardo variegato

Tyrimnus leucographus (L.) Cass. - Asteraceae - Cardo variegato

Tyrimnus leucographus (L.) Cass. - Asteraceae - Cardo variegato

Tyrimnus leucographus (L.) Cass. - Asteraceae - Cardo variegato

Tyrimnus leucographus (L.) Cass. - Asteraceae - Cardo variegato

Tyrimnus leucographus (L.) Cass. - Asteraceae - Cardo variegato

foto di Pancrazio Campagna
Tyrimnus leucographus (L.) Cass.
Carduus leucographus L.

Famiglia:  Asteraceae
Nome italiano: Cardo variegato

Pianta annuale alta da 20 a 120 cm con fusto centrale eretto, alato nella parte inferiore, ramoso e nudo in quella superiore. Foglie decorrenti sul fusto con chiazze biancastre sulla lamina superiore e tomentose in quella inferiore; bordi spinescenti. Infiorescenza a capolini solitari portati da peduncoli privi di foglie. I capolini sono ragnatelosi, hanno squame spinose e corolla di colore rosa-purpureo, talvolta bianca. I frutti sono acheni che hanno pappo di peli bianco- lucenti.
 
Fiorisce in aprile-luglio e cresce nelle zone aride, negli  incolti, nei  ruderi e bordi stradali. In Italia è presente nelle regioni del  Centro e del Sud.


Etimologia:
il nome del genere da Tirimno, divinità della Grecia antica; il nome della specie dalle parole greche "leucos" = bianco e "graphe" = disegno: disegnato di bianco, in riferimento alle foglie variegate di bianco.
 
Proprietà e usi:
la pianta,come tutti i cardi, opportunamente despinulata, è commestibile.


martedì 19 agosto 2014

Tropaeolum majus L. - Tropaeolaceae - Nasturzio comune

Tropaeolum majus L. - Tropaeolaceae - Nasturzio comune

Tropaeolum majus L. - Tropaeolaceae - Nasturzio comune

Tropaeolum majus L. - Tropaeolaceae - Nasturzio comune

Tropaeolum majus L. - Tropaeolaceae - Nasturzio comune

Tropaeolum majus L. - Tropaeolaceae - Nasturzio comune

Tropaeolum majus L. - Tropaeolaceae - Nasturzio comune

Tropaeolum majus L. - Tropaeolaceae - Nasturzio comune

foto di Pancrazio Campagna
Tropaeolum majus L.

Famiglia: Tropaeolaceae
Nome italiano: Nasturzio comune


Pianta erbacea alta 20-50 cm con fusti prostrati o rampicanti. Foglie circolari sorrette da un picciolo eretto che si attacca al centro della foglia e non al margine.  I fiori hanno cinque petali di colore che va dal giallo all'arancione o spesso si presentano a chiazze o con venature; terminano con uno sperone.

Fiorisce in maggio settembre. La pianta originaria del Sud America è stata importata in Italia a scopo ornamentale e si è naturalizzata in  molte regioni. 

Etimologia:
il nome del genere dalla parola greca "tropaion" = trofeo; il nome della specie dal latino "majus" = maggiore.

Proprietà e usi:
la pianta è tutta commestibile e il suo sapore ricorda quello del crescione; i fiori spesso vengono utilizzati per guarnire pietanze e insalate; i boccioli e i semi immaturi si possono conservare sott'aceto. 
Ricco di sali minerali e di vitamina C,  ha proprietà antibatteriche, antiscorbutica, espettorante, diuretica, aperitiva, depurativa, emmenagoga.