giovedì 9 febbraio 2012

Salvia verbeneca L. - Lamiaceae - Salvia minore

Salvia verbeneca L. - Lamiaceae - Salvia minore
Salvia verbeneca L. - Lamiaceae - Salvia minore
Salvia verbeneca L. - Lamiaceae - Salvia minore
Salvia verbeneca L. - Lamiaceae - Salvia minore
Salvia verbeneca L. - Lamiaceae - Salvia minore
Salvia verbeneca L. - Lamiaceae - Salvia minore
Salvia verbeneca L. - Lamiaceae - Salvia minore

 Foto di  Pancrazio Campagna



Salvia verbeneca L.
= Salvia multifida Sm.
= Salvia celestina

Famiglia: Lamiaceae
Nome italiano: Salvia minore


Pianta erbacea perenne alta 20-50 cm. Fusti eretti ramosi in alto con peli patenti e peli ghiandolari. Foglie basali con picciolo di 2-5 cm, con 3-4 lobi ottusi più o meno profondi per lato; foglie cauline progressivamente sessili e ovali con lobi più profondi oppure pennatosette. Infiorescenza allungata generalmente semplice; brattee verdi, poco più brevi del calice, questo di 6-7 mm con peli lanosi biancastri soprattutto nelle insenature fra i denti; corolla violetta, raramente azzurrina, rosea o pallida, 6-10 mm.

Fiorisce tutto l'anno e cresce negli incolti aridi, pascoli, margini di strade.

Etimologia:
Il termine Salvia deriva dal latino "salus" o "salveo" = "star bene - sano" o "salvare" sicuramente per le virtù medicamentose che gli sono state riconosciute fin dall'antichità.
L'epiteto della specie si rifà alla forma delle foglie simili a quelle della verbena.

Proprietà e usi:
ha proprietà eupeptiche, digestive, colagoghe, balsamiche, espettoranti, antisettiche, antidiabetiche, cardiotoniche e stimolanti. L'olio di salvia agisce anche come antisudoriparo. Studi recenti hanno dimostrato le sue proprietà antiossidanti riducendo la produzione di radicali liberi dannosi nell'invecchiamento dell'organismo.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.



Fonti:
Sandro Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole - Bologna 1982
Fra D.Palombi - Erbario Salentino. Ed. Grifo Lecce - 2010
www.actaplantarum.org

Salvia sclarea L. - Lamiaceae - Salvia moscatella

Salvia sclarea L. - Lamiaceae - Salvia moscatella
Salvia sclarea L. - Lamiaceae - Salvia moscatella
Salvia sclarea L. - Lamiaceae - Salvia moscatella
Salvia sclarea L. - Lamiaceae - Salvia moscatella
Salvia sclarea L. - Lamiaceae - Salvia moscatella

Salvia sclarea L. - Lamiaceae - Salvia moscatella

Salvia sclarea L. - Lamiaceae - Salvia moscatella

Salvia sclarea L. - Lamiaceae - Salvia moscatella

 Foto di  Pancrazio Campagna

Salvia sclarea L.

Famiglia: Lamiaceae
Nome italiano: Salvia moscatella, Erba S. Lucia, erba sclarea, salvione, erba moscatella, amarella,


Pianta erbacea biennale dall'intenso aroma, con fusto eretto, ramificato, quadrangolare, cosparso da irta peluria e alto 30-120 cm. Le foglie basali sono grandi, peduncolate e ricoperte da uno strato di peluria che conferisce alle stesse un caratteristico aspetto vellutato; peduncolo rosso-violaceo e lamina cuoriforme a margine intero. Le foglie cauline sono più piccole e con margine più o meno dentellato. Infiorescenza a spighe terminali. I fiori, riuniti in verticillastri, sono di colore azzurro e bianco avorio. I frutti sono acheni di colore scuro.

Fiorisce in giugno-luglio e cresce sui pendii aridi e nelle boscaglie. E' pianta ampiamente coltivata soprattutto a scopo industriale per l'estrazione dell'olio essenziale utilizzato in profumeria e nella cosmetica.

Etimologia: 
Il termine generico dal latino " salvere "  letteralmente "star bene, godere buona salute" per le proprietà medicamentose di alcune specie di Salvia. Il termine specifico da clārus = "chiaro, splendente, brillante, luminoso.

Proprietà e usi:
ha proprietà digestive, aperitive, antispasmodiche, tonico stimolanti. Per uso esterno come antisettico e lenitivo nelle infiammazioni della bocca. La salvia sclarea è una pianta officinale di utilizzo industriale in quanto il suo impiego è principalmente legato all'industria dei profumi. La materia prima è costituita dalle sommità fiorite da cui, per distillazione, si ottiene l’olio essenziale. Le infiorescenze e le foglie, una volta essiccate, possono essere destinate all'uso liquoristico e/o erboristico.
Le foglie fresche sono commestibili e vengono usate in cucina per fare delle frittelle e per aromatizzare pietanze varie.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.





fonte:
http://www.pianteofficinali.org
www.acta.plantarum.org

Salvia pratensis L. - Lamiaceae - Salvia dei prati - PIE

Salvia pratensis L. - Lamiaceae - Salvia dei prati - PIE
Salvia pratensis L. - Lamiaceae - Salvia dei prati - PIE
Salvia pratensis L. - Lamiaceae - Salvia dei prati - PIE
Salvia pratensis L. - Lamiaceae - Salvia dei prati - PIE
Salvia pratensis L. - Lamiaceae - Salvia dei prati - PIE
Salvia pratensis L. - Lamiaceae - Salvia dei prati - PIE
Salvia pratensis L. - Lamiaceae - Salvia dei prati - PIE
Salvia pratensis L. - Lamiaceae - Salvia dei prati - PIE

 Foto di  Pancrazio Campagna


Salvia pratensis L. 

Fam.: Lamiaceae
Nome italiano: Salvia dei prati

Pianta perenne, di aspetto erbaceo, alta fino a 70 cm. Radice a fittone ingrossato e fusto eretto, pubescente, legnoso e ramificato in alto. La pianta ha un odore intenso, non gradevole. Le foglie della rosetta basale sono picciolate, lanceolate, con margine leggermente crenato. Infiorescenza a spiga formata da radi verticill. I fiori sono azzurro-violetti, raramente rosa o biancastri.  

Fiorisce in marzo-novembre e cresce nei pascoli magri, nei prati, nei luoghi sassosi, nelle radure, frequente nei luoghi asciutti e soleggiati. Questa pianta è assente nel Sud d'Italia.

Etimologia: 
Il nome del genere deriva dal latino “sàlvus” = salvo, con riferimento alle proprietà medicinali di queste piante;  Il nome specifico dal latino ''pratensis'' = dei prati, in riferimento all'habitat.

Proprietà ed usi:
ha  proprietà simili, anche se più blande, a quelle della Salvia officinalis: toniche, digestive, antisettiche, espettoranti e antispasmodiche.
Per uso esterno è un buon rimedio per gengivite,  eczemi, piaghe e punture d’insetti.
Le foglie possono essere utilizzate per insaporire sughi, minestre e  frittate.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.


Salvia officinalis L. - Lamiaceae - Salvia domestica

Salvia officinalis L. - Lamiaceae - Salvia domestica
Salvia officinalis L. - Lamiaceae - Salvia domestica
Salvia officinalis L. - Lamiaceae - Salvia domestica
Salvia officinalis L. - Lamiaceae - Salvia domestica
Salvia officinalis L. - Lamiaceae - Salvia domestica
Salvia officinalis L. - Lamiaceae - Salvia domestica
Salvia officinalis L. - Lamiaceae - Salvia domestica
Salvia officinalis L. - Lamiaceae - Salvia domestica

 Foto di  Pancrazio Campagna

Salvia officinalis L.

Fam.: Lamiaceae
Nome italiano: Salvia domestica

Pianta perenne alta 20-40 cm di aspetto cespuglioso con fusti legnosi alla base, eretto- prostrato-ascendenti, ramificati e cosparsi di peli patenti. Foglie picciolate con lamina lanceolata, ottusa, crenata sul bordo. Fiori riuniti in verticillastri con corolla di colore violaceo o più raramente rosa o sbiancata.

Fiorisce in marzo-maggio e cresce su rupi aride e petraie prediligendo il terreno calcareo. E' presente, coltivata,  in quasi tutti gli orti e giardini.

Etimologia: 
Il nome del genere deriva dal latino “sàlvus” = salvo, con riferimento alle proprietà medicinali di queste piante; l'epiteto della specie indica che è usata per scopi medicamentosi.

Proprietà e usi:
ha proprietà antisettiche, antimicotiche, antinfiammatorie, ipoglicemiche, toniche, digestive, e antidepressive (viene utilizzata anche negli stati di depressione e ansietà); ha anche proprietà antisudorifere, coleretiche.
Viene utilizzata nei casi di faringiti, iperglicemia, cirrosi epatica, ipergalattia; contro la cattiva digestione e l'impotenza. 
Le foglie di Salvia sono utilizzate soprattutto per aromatizzare piatti di carne, pesce e pietanze varie. Buone fritte in pastella.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.




 fonte:
 http://www.fungoceva.it/erbe_ceb/fiori_erbe.htm
 http://www.actaplantarum.org

Salvia glutinosa L. - Lamiaceae -Salvia vischiosa - BAS.

Salvia glutinosa L. - Lamiaceae - Salvia vischiosa
Salvia glutinosa L. - Lamiaceae -Salvia vischiosa - Viggianello
Salvia glutinosa L. - Lamiaceae -Salvia vischiosa - Viggianello
Salvia glutinosa L. - Lamiaceae -Salvia vischiosa - Viggianello
Salvia glutinosa L. - Lamiaceae -Salvia vischiosa - Viggianello
Salvia glutinosa L. - Lamiaceae -Salvia vischiosa - Viggianello
 Foto di  Pancrazio Campagna

Salvia glutinosa L. 

Famiglia: Lamiaceae
Nome italiano: Salvia vischiosa, Salvia dei boschi, Salvia gialla, Ormino selvatico


Pianta perenne erbacea, vischiosa, con intenso odore aromatico, rizoma bruno e legnoso, fusti semplici ed eretti alti sino a 60 cm. con peli patenti.
Le foglie hanno lungo picciolo scanalato e lamina astata alla base con margine grossolanamente seghettato.
Infiorescenze in verticilli portanti da 2 a 6 fiori delicatamente profumati; calice strettamente campanulato, rigido,viscoso e provvisto di peli ghiandolari; corolla bilabiata di colore giallo e  punteggiata di macchie rosso-brunastre.

Fiorisce in giugno÷settembre e cresce nelle chiarie dei boschi di latifoglie e dei bordi delle strade. Questa pianta è stata fotografata in Basilicata, in quanto è assente in Puglia.

Etimologia:
Il nome del genere deriva dal latino”salvus” = salvo, con riferimento alle proprietà salutari della pianta, il nome specifico indica la caratteristica appiccicosità delle foglie. 

Proprietà e usi:
pianta commestibile e  officinale dalla quale è possibile estrarre gomma.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.


Fonti:
Sandro Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole - Bologna 1982
www.actaplantarum.org.

Salvia clandestina L. - Lamiaceae - Salvia celestina

Salvia clandestina L. - Lamiaceae - Salvia celestina
Salvia clandestina L. - Lamiaceae - Salvia celestina
Salvia clandestina L. - Lamiaceae - Salvia celestina
Salvia clandestina L. - Lamiaceae - Salvia celestina
Salvia clandestina L. - Lamiaceae - Salvia celestina
 Foto di  Pancrazio Campagna

Salvia clandestina L. 
Salvia multifida S. et S.

Famiglia: Lamiaceae
Nome italiano:  Salvia celestina


Pianta erbacea perenne alta 10-30 cm. Fusti eretti ramosi in alto con peli patenti e peli ghiandolari. Foglie basali profondamente incise o quasi, completamente pennatosette, con segmenti dentati o incisi; foglie cauline progressivamente sessili e ovali con lobi più profondi oppure pennatosette. Infiorescenza allungata generalmente semplice; brattee verdi, poco più brevi del calice, questo di 6-7 mm con peli lanosi biancastri soprattutto nelle insenature fra i denti; corolla di un celeste chiaro lunga 12-14 mm.

Fiorisce in marzo-giugno e cresce negli incolti aridi erbosi, pascoli, margini di strade.

Etimologia:
Il termine Salvia deriva dal latino "salus" o "salveo" = "star bene - sano" o "salvare" sicuramente per le virtù medicamentose che gli sono state riconosciute fin dall'antichità.
L'epiteto della specie si rifà alla forma delle foglie simili a quelle della verbena.

Proprietà e usi:
ha proprietà eupeptiche, digestive, colagoghe, balsamiche, espettoranti, antisettiche, antidiabetiche, cardiotoniche e stimolanti. L'olio di salvia agisce anche come antisudoriparo. Studi recenti hanno dimostrato le sue proprietà antiossidanti riducendo la produzione di radicali liberi dannosi nell'invecchiamento dell'organismo.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.


Fonti:
Sandro Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole - Bologna 1982
Fra D.Palombi - Erbario Salentino. Ed. Grifo Lecce - 2010
http://www.actaplantarum.org



Salsola kali L. - Amaranthaceae Erba cali

Salsola kali L. - Amaranthaceae   Erba cali
Salsola kali L. - Amaranthaceae   Erba cali
Salsola kali L. - Amaranthaceae   Erba cali
Salsola kali L. - Amaranthaceae   Erba cali
Salsola kali L. - Amaranthaceae   Erba cali
Salsola kali L. - Amaranthaceae   Erba cali
Salsola kali L. - Amaranthaceae   Erba cali

 Foto di  Pancrazio Campagna

Salsola kali L.

Fam.: Amaranthaceae
Nome italiano:  Erba cali


Pianta annuale, alta sino a 60 cm, con rami patenti o ascendenti, di colore grigioverde o giallastra, glabra e irsuta. Foglie opposte lunghe fino a 4 cm., a lamina lineare-lesiniforme, aculeata, con base allargata e margine membranoso. Fiori da 1 a 3 all'ascella delle foglie con due bratteole più lunghe, ovato triangolari, rigide con una lunga spina giallastra.
Fiorisce da maggio ad agosto e cresce nelle zone costiere soprattutto al sud. 

Etimologia:
il nome del genere "salsola" è in riferimento al sapore salato della pianta, il nome della specie dall’arabo "qalīy" = potassa: con riferimento ai  sali di potassio contenuti nelle ceneri.

Proprietà e usi:
ha proprietà diuretiche, antiulcerose, ricostituenti, remineralizzanti.  Nel passato è stata coltivata per estrarre la soda.
I giovani germogli possono essere consumati crudi in insalata.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.- Solanaceae - Salpicroa

Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.- Solanaceae - Salpicroa
Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.- Solanaceae - Salpicroa
Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.- Solanaceae - Salpicroa
Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.- Solanaceae - Salpicroa
Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.- Solanaceae - Salpicroa
Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.- Solanaceae - Salpicroa
Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.- Solanaceae - Salpicroa
Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.- Solanaceae - Salpicroa
 Foto di  Pancrazio Campagna

Salpichroa origanifolia (Lam.) Thell.
Physalis origanifolia Lam.
Salpichroa rhomboidea (Gill. & Hook.) Miers

Fam.: Solanaceae
Nome italiano: Salpicroa

Pianta suffruticosa perenne che può raggiungere un'altezza di 70 cm. Fusto prostrato-ascendente, molto ramoso. Foglie ovate, picciolate, di colore verde chiaro che rassomigliano per forma a quelle dell'origano. Fiori solitari e penduli con corolla campanulata di colore bianco-crema terminante con 5 lobi riflessi. 

Pianta originaria dell'America del Sud importata in Italia a scopo ornamentale dove si è naturalizzata divenendo spesso invasiva.

Fiorisce in luglio-settembre e cresce negli incolti umidi. La pianta  qui fotografata è stata rinvenuta sulla sabbia vicino al mare. 

E' pianta tossica.