domenica 5 febbraio 2012

Limbarda crithmoides (L.) Dumort. subsp. crithmoides - Asteraceae - Enula bacicci, Inula marina

Limbarda crithmoides (L.) Dumort. subsp. crithmoides
Limbarda crithmoides (L.) Dumort. subsp. crithmoides
Limbarda crithmoides (L.) Dumort. subsp. crithmoides
Limbarda crithmoides (L.) Dumort. subsp. crithmoides
Limbarda crithmoides (L.) Dumort. subsp. crithmoides
Limbarda crithmoides (L.) Dumort. subsp. crithmoides
foto di Pancrazio Campagna


Limbarda crithmoides (L.) Dumort. subsp. crithmoides
= Inula crithmoides, Inula acutifolia Pasquale, Inula crassifolia Salisb., Inula crithmifolia Willd

Fam.: Asteraceae
Nome italiano: Enula bacicci, Enula marina, Inula marina


Pianta perenne suffruticosa con fusto eretto e rami ascendenti che hanno tutti la stessa altezza. Le foglie lunghe 2 - 4,5 cm. sono alterne, carnose, lineari intere o con apice tridentato. I fiori gialli sono raccolti in capolini solitari, emisferici, di 1,5 -3 cm di diametro, con fiori periferici a ligule bene sviluppate.  I capolini  sono portati da  lunghi peduncoli cavi, ingrossati verso l’alto. Il frutto è un achenio pubescente con pappo rossastro lungo 0,5 cm.
 Antesi: luglio - novembre

Distribuzione in Italia: Comune, ma localizzata lungo tutte le coste adriatiche, ioniche e tirreniche

Habitat: Alofita tipica dei litorali sabbiosi e rocciosi, dune e prati retrodunali salmastri periodicamente inondati (limonieti e salicornieti).
Etimologia: il nome del genere probabilmente da "limbarde" nome popolare della pianta in alcune località della Francia.
L'epiteto 'crithmoides' allude alla somiglianza delle foglie carnose con quelle di Crithmum maritimum L. (Finocchio marino).

Curiosità: La pianta contiene molti olii essenziali e se strofinata emana un forte odore un po' sgradevole. Tuttavia viene talvolta utilizzata in alcuni paesi come erba d'insalata sia cruda che cotta.


Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan - Liliaceae - Giglio di S. Giovanni

Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan - Liliaceae - Giglio di S. Giovanni
Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan - Liliaceae - Giglio di S. Giovanni
Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan - Liliaceae - Giglio di S. Giovanni
Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan - Liliaceae - Giglio di S. Giovanni
Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan - Liliaceae - Giglio di S. Giovanni
Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan - Liliaceae - Giglio di S. Giovanni
Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan - Liliaceae - Giglio di S. Giovanni
Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan - Liliaceae - Giglio di S. Giovanni
foto di Pancrazio Campagna


Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan
Fam.: Liliaceae
Nome italiano: Giglio di S. Giovanni, Giglio rosso 
.
Pianta erbacea perenne alta 30-80 cm, munita di piccolo bulbo a sezione trigona con inserite alla base radici fascicolate. Fusto eretto, cilindrico con presenza di macchie rossiccie alla base e con alla sommità da 1 a cinque fiori. Foglie verdi, lanceolate e pelose nella pagina inferiore. Fiore campanulato con petali di colore aranciato. Il frutto è una cassula obovoide deiscente di 4 cm. contenente numerosi semi appiattiti e di colore nero.
Fiorisce in maggio - luglio e cresce  negli arbusteti, prati collinari, montani e subalpini; in luoghi asciutti, sassosi ma sempre soleggiati. In Italia è presente in tutte le regioni tranne nel Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna. 
Etimologia:
Il, nome del genere deriva  dal nome greco "leirion" = Giglio, il nome della specie è in riferimento al bulbo della pianta.
Nella medicina popolare si utilizzano i bulbi per preparare decotti con proprietà diuretiche ed emollienti
   Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.
 

Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro

Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro 
Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro 
Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro 
Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro 
Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro 
Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro 
Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro 
Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro 
Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro 
Ligustrum vulgare L. - Oleaceae - Ligustro 
foto di Pancrazio Campagna

Ligustrum vulgare L.
sinonimi:
Ligustrum insulare Decne.
Ligustrum insulense Decne
Ligustrum occidentale Gand.
Ligustrum italicum Mill.
Olea humilis Salisb.
Fam.: Oleaceae
Nome italiano: Ligustro, Olivella, Ligustro comune, Levistico, Ischio.

Arbusto rizomatoso alto fino a 4-5 metri generalmente prostrato con corteccia bruno verdastra liscia, ricoperta da una patina prima pruinosa e successivamente suberosa. Foglie con picciolo di 2 mm, opposte, ellittiche o lanceolate, bordo intero -  liscio, di colore verde intenso lucido nella parte superiore e opaco e più chiaro in quella inferiore.
Fiori profumati riuniti in piccole pannocchie al termine dei rami. I frutti sono bacche che dal verde passano al nero a maturità. Sono tossiche per gli uomini, ma appetibili e commestibili per gli uccelli.
Fiorisce in aprile-giugno, mentre i frutti maturano in ottobre-novembre. Cresce nelle  radure boschive, spesso associato a roverella, oppure lungo le siepi o  nelle scarpate, spesso associato a viburno, prugnoli, cornioli, ornielli, olmi. In Italia è presente in tutte le regioni con la sola eccezione della Sardegna.
Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino "ligare", per la flessibilità dei rametti, usati nelle campagne come legacci; il nome della specie "vulgare" = comune.
I frutti sono tossici, mentre si usano la corteccia, i fiori, le foglie, le gemme e i getti giovani; le foglie e  le gemme  hanno azione lassativa, mentre l'infuso dei fiori, i getti e la corteccia esplicano proprietà astringenti, antinfiammatorie, stomachiche e toniche.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.



                                   

Leucanthemum maximum hort., non (Ramond) DC. - Margherita west alpina

Leucanthemum maximum hort., non (Ramond) DC. - Margherita west alpina
Leucanthemum maximum hort., non (Ramond) DC. - Margherita west alpina
Leucanthemum maximum hort., non (Ramond) DC. - Margherita west alpina
Leucanthemum maximum hort., non (Ramond) DC. - Margherita west alpina
Leucanthemum maximum hort., non (Ramond) DC. - Margherita west alpina
Leucanthemum maximum hort., non (Ramond) DC. - Margherita west alpina
Leucanthemum maximum hort., non (Ramond) DC. - Margherita west alpina
Leucanthemum maximum hort., non (Ramond) DC. - Margherita west alpina
foto di Pancrazio Campagna


Leucanthemum maximum hort., non (Ramond) DC. 
Fam. : Asteraceae
Nome italiano:  Margherita west alpina
Pianta erbacea perenne rizomatosa alta 30-70 cm  con foglie alterne lanceolate e profondamente dentate. Capolino unico, squame in 3-4 serie. I fiori sono delle margherite di circa 8 cm. di diametro: i  periferici bianchi, i centrali gialli. Il frutto è un achenio senza pappo.
Pianta originaria della Francia e della Spagna si è naturalizzata in diverse parti del mondo. In Italia è coltivata a scopo ornamentale e abbellisce ville, giardini e parchi durante l'estate perchè fiorisce da giugno fino a settembre. Sono, per intenderci, le classiche "margherite".

                                        

Leonurus cardiaca L. - Lamiaceae - Cardiaca comune - PIE

Leonurus cardiaca L. - Lamiaceae - Cardiaca comune - PIE
Leonurus cardiaca L. - Lamiaceae - Cardiaca comune - PIE
Leonurus cardiaca L. - Lamiaceae - Cardiaca comune - PIE
Leonurus cardiaca L. - Lamiaceae - Cardiaca comune - PIE
Leonurus cardiaca L. - Lamiaceae - Cardiaca comune - PIE

Leonurus cardiaca L. - Lamiaceae - Cardiaca comune - PIE
Leonurus cardiaca L. - Lamiaceae - Cardiaca comune - PIE
foto di Pancrazio Campagna
                                       
Leonurus cardiaca L. 
= Leonurus tataricus L. 
= Leonurus quinquelobatus Usteri 
Leonurus glaucescens Ledeb.
Leonorus campestris Andr.
Fam.: Lamiaceae
Nome italiano: Cardiaca comune

Pianta perenne rizomatosa alta 30 - 80 cm con fusti eretti e di norma  ramosi. Foglie scure di sopra, grigio lanose di sotto: le basali cuoriformi ed irregolarmente dentate-lobate, le superiori divise in 5 lobi superanti metà della lamina. fiori sono portati all'ascella delle foglie superiori e sono di colore bianco-rosa. Tutta la pianta è ricoperta da una peluria biancastra.
Fiorisce in giugno-agosto e cresce negli incolti, ruderi, muri, sentieri di boschi e dalla pianura si spinge fino a 1.400 m. Pianta originaria dell'Asia, in Italia è stata introdotta per le sue proprietà medicinali e si è naturalizzata solo nelle regioni del Nord. 
Etimologia:
il nome del genere deriva dalle parole greche " Leon " = leone e da " ùrù ", che significa 'coda di leone', in riferimento alla forma della spiga che ricorda la coda del leone. Il nome della specie "cardiaca" dalla parola latina "cor, cordis" = cuore, in riferimento alle proprietà medicinali.
Ha proprietà ipotensive, vasodilatatrici, sedative del sistema nervoso, sedative cardiache, emmenagoghe, digestive. Aiuta ad abbassare la febbre.
Pianta conosciuta ed apprezzata per i suoi benefici effetti sul cuore sin dall'antichità.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.





Leontodon tuberosus L. - Asteraceae - Dente di Leone tuberoso

Leontodon tuberosus L. - Asteraceae - Dente di Leone tuberoso
Leontodon tuberosus L. - Asteraceae - Dente di Leone tuberoso
Leontodon tuberosus L. - Asteraceae - Dente di Leone tuberoso
Leontodon tuberosus L. - Asteraceae - Dente di Leone tuberoso
Leontodon tuberosus L. - Asteraceae - Dente di Leone tuberoso
Leontodon tuberosus L. - Asteraceae - Dente di Leone tuberoso
Leontodon tuberosus L. - Asteraceae - Dente di Leone tuberoso
Leontodon tuberosus L. - Asteraceae - Dente di Leone tuberoso
Leontodon tuberosus L. - Asteraceae - Dente di Leone tuberoso
foto di Pancrazio Campagna

Leontodon tuberosus L.
 
Fam.: Asteraceae 
Nome italiano: Dente di leone tuberoso
Nome dialettale salentino: Mariule
                                    
Pianta erbacea emicriptofita rosulata alta 15 - 40 cm. Radici  fusiformi, ingrossate, di colore marrone. Scapo eretto, nudo, con peli forcati sparsi. Foglie riunite in rosetta basale sinuato-dentate, cosparse di peli forcati. Il capolino è formato da squame involucrali pelose con fiori gialli. I fiori esterni  hanno linguette blu-grigie sul lato inferiore. I frutti sono acheni che si distinguono in centrali e periferici: i centrali hanno forti rughe trasversali, becco ben sviluppato e pappo piumoso, i periferici hanno rughe deboli, senza becco e pappo ridotto a coroncina.
 
Fiorisce in ottobre-giugno e cresce nelle radure delle macchie mediterranee, negli incolti, negli oliveti, nei pascoli e dalla pianura si spinge fino a 1.000 metri. In Italia è presente dalla Liguria in giù, isole comprese.

Etimologia:
Il nome del genere deriva da Leontodon: dal greco "léon" = leone e "odús, odóntos" = dente, e vuol dire "dente del leone". Il nome della specie "tuberosus" deriva da "tuber" = tubero, in riferimento alla radice tuberosa.

Proprietà e usi:
La pianta è commestibile:  foglie e tuberi si possono consumare sia crudi che cotti.
Ha proprietà depurative, diuretiche e leggermente lassative.


Legousia speculum-veneris ( L.) Chaix - Campanulaceae - Specchio di venere comune

Legousia speculum-veneris ( L.) Chaix - Campanulaceae - Specchio di venere comune
Legousia speculum-veneris ( L.) Chaix - Campanulaceae - Specchio di venere comune
Legousia speculum-veneris ( L.) Chaix - Campanulaceae - Specchio di venere comune
Legousia speculum-veneris ( L.) Chaix - Campanulaceae - Specchio di venere comune
Legousia speculum-veneris ( L.) Chaix - Campanulaceae - Specchio di venere comune
Legousia speculum-veneris ( L.) Chaix - Campanulaceae - Specchio di venere comune
Legousia speculum-veneris ( L.) Chaix - Campanulaceae - Specchio di venere comune
Legousia speculum-veneris ( L.) Chaix - Campanulaceae - Specchio di venere comune

foto di Pancrazio Campagna   


Legousia speculum-veneris ( L.) Chaix 
Campanula speculum-veneris L.
= Specularia speculum DC.
= Specularia speculum-veneris Tanfani
Fam.: Campanulaceae
Nome italiano: Specchio di venere comune

Pianta a ciclo annuale alta 10-40 cm, con radice a fittone e fusto eretto (talvolta prostrato-ascendente)  e ramoso nella parte superiore.
Foglie ovato-spatolato-lanceolate, ondulate e crenulate al bordo.
Fiori a racemo o a pannocchia con corolla formata da 5 petali di colore viola scuro brillante. 
I frutti sono capsule prismatiche deiscenti.
Fiorisce in aprile-luglio e cresce nei campi di cereali. In Italia è presente su tutto il territorio, anche se a causa dei diserbi chimici è in fase di recessione.
Etimologia:
Il nome del genere è stato creato in onore di Legouz de Garland, botanico a Digione.
Il nome della specie "speculum veneris" = specchio di venere.
Ha proprietà astringenti per le pelli irritate.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico