sabato 7 giugno 2014

Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico

Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico

Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico

Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico
                                   
                                           Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico
                                               Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico
                                              Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico
                                               Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico        

                                                 Tilia cordata L. - Malvaceae - Tiglio selvatico
 foto di Pancrazio Campagna


Tilia cordata L.
= Tilia parvifolia Ehrh.,
Tilia sylvestris Desf.

Famiglia: Malvaceae
Nome italiano: Tiglio selvatico, Tiglio maremmano

Albero che, in condizioni ottimali, può raggiungere i 25-30 metri d'altezza. Chioma globosa e ampia, tronco robusto che può raggiungere 1,5 m di diametro. La  corteccia  è liscia e macchiettata che a maturità è di colore grigio, mentre è grigio-rossastra da giovane. Le foglie, a base cordata,  hanno forma ovata, margine seghettato, apice appuntito,   colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore. L'infiorescenza è sorretta da una lunga brattea che porta da 15 a 20 fiori riuniti in un grappolo pendulo.
I fiori sono di colore bianco-giallognolo. I frutti sono nucule subglobose di 5-6 mm di diametro.
Fiorisce in giugno-luglio e allo stato spontaneo è presente in tutte le regioni italiane con la sola eccezione della Puglia dove lo si trova coltivato  impiegato nelle alberature stradali. Il tiglio si caratterizza per la maestosità della chioma, per la longevità e soprattutto per il delicato profumo che spande al momento della fioritura.
 
Proprietà e usi:
Pianta  mellifera da cui si ricava  un miele molto ricercato e profumato. Bisogna fare attenzione alla zona di provenienza del miele in quanto i Tigli sono dei grandi accumulatori di metalli pesanti e inquinanti e   il miele potrebbe essere carico di tossine se proviene da alberi che crescono in zone inquinate come possono essere i viali cittadini e le vicinanze di scarichi industriali.
 
 



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