mercoledì 25 gennaio 2012

Calendula arvensis (Vaill.) L.- Asteraceae - Fiorrancio selvatico

Calendula arvensis (Vaill.) L.- Asteraceae - Fiorrancio selvatico
Calendula arvensis (Vaill.) L.- Asteraceae - Fiorrancio selvatico
Calendula arvensis (Vaill.) L.- Asteraceae - Fiorrancio selvatico
Calendula arvensis (Vaill.) L.- Asteraceae - Fiorrancio selvatico
Calendula arvensis (Vaill.) L.- Asteraceae - Fiorrancio selvatico
Calendula arvensis (Vaill.) L.- Asteraceae - Fiorrancio selvatico
Calendula arvensis (Vaill.) L.- Asteraceae - Fiorrancio selvatico
Calendula arvensis (Vaill.) L.- Asteraceae - Fiorrancio selvatico

Foto di Pancrazio Campagna

Calendula arvensis (Vaill.) L.
 
Fam.: Asteraceae
Nome italiano: Fiorrancio selvatico, Calendula, Calta, 
Nome dialettale salentino: Calendra


Pianta erbacea annuale o biennale, molto profumata, termofila, pubescente. Può raggiungere i 50 cm.d'altezza. La si può trovare fiorita già in novembre e la fioritura si protrae fino a maggio.
 E' presente in quasi tutte le regioni  italiane e ama crescere nei terreni incolti, margini di strade, nei vigneti e negli oliveti.
 
Etimologia:
Il nome del genere deriva dal latino " calendae" in allusione alla fioritura che dura per diversi mesi. Il nome della specie si riferisce al luogo di crescita: " nei campi ".

Proprietà e usi:
Viene impiegata come  antinfiammatorio, antisettico, antispasmodico, cicatrizzante, callifugo, sudoripara, ed emmenagogo (regolatrice del ciclo mestruale).
Utilizzata anche per tingere i capelli, per ammorbidire la pelle e,  in infuso, per sfiammare gli occhi arrossati.

Le foglie vengono utilizzate cotte in cucina insieme ad altre verdure e i fiori servono anche per guarnire antipasti. I petali essiccati servono per aromatizzare il vino, che dopo essere stato esposto al sole per 10 giorni, diventa un ottimo aceto.

Attenzione: le applicazioni farmaceutiche sono indicate a mero scopo informativo e  devono essere prescritte e consigliate dal medico.



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