mercoledì 8 febbraio 2012

Prunus spinosa L. - Rosaceae - Susino selvatico

Prunus spinosa L. - Rosaceae - Prugnolo,  Susino selvatico 
Prunus spinosa L. - Rosaceae - Prugnolo,  Susino selvatico 
Prunus spinosa L. - Rosaceae - Prugnolo,  Susino selvatico 
Prunus spinosa L. - Rosaceae - Prugnolo,  Susino selvatico 
Prunus spinosa L. - Rosaceae - Prugnolo,  Susino selvatico 
Prunus spinosa L. - Rosaceae - Prugnolo,  Susino selvatico 
Prunus spinosa L. - Rosaceae - Prugnolo,  Susino selvatico 
Prunus spinosa L. - Rosaceae - Prugnolo,  Susino selvatico 
Prunus spinosa L. - Rosaceae - Prugnolo,  Susino selvatico 
Foto di  Pancrazio Campagna

Prunus spinosa L.
Prunus domestica var. spinosa (L.) Kuntze 

Fam.:  Rosaceae
Nome italiano: Prugnolo, susino selvatico, pruno, pruno di macchia, prugnolaro
E' un arbusto cespitoso, talvolta con portamento arboreo, alto fino a 3-4 metri. Il fusto è eretto e ramoso ed ha corteccia di colore grigio-brunastro. I rami sono piuttosto fitti e provvisti di spine lunghe e dure. Le foglie sono alterne e caduche di forma ovale-ellittica, la pagina superiore è di colore verde scuro, mentre quella inferiore è più chiara. I fiori sono piccoli ed hanno 5 petali di colore bianco con numerosi stami. I frutti sono drupe tonde di cm 1,5 ÷ 2 di colore blu-nerastro molto pruinose.
Fiorisce in febbraio-aprile e cresce negli incolti, lungo i viottoli o nei boschi cedui ed al loro margine. Presente in tutto il territorio nazionale.

Etimologia:
il nome del genere dal greco "prúnon": prugna, susina, il frutto del pruno; il nome della specie "spinosa"  = pieno di spine,  in riferimento alla spine dei rami.

Proprietà e usi:
ha proprietà toniche, antinfiammatorie, depurative ed astringenti. L'infuso dei fiori ha  moderata efficacia lassativa, il decotto della corteccia può mitigare gli stati febbrili.
Il frutto è commestibile a maturità e viene  anche impiegato per la preparazione di marmellate e  liquori; in cosmetologia la polpa del frutto è utilizzata  per maschere facciali per il trattamento di pelli grasse. In passato le foglie essiccate erano utilizzate come surrogato del tè.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo e devono essere consigliate e prescritte dal medico.

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