giovedì 9 febbraio 2012

Romulea bulbocodion (L.) Sebast et Mauri - Iridaceae - Zafferanetto comune -

Romulea bulbocodion (L.) Sebast et Mauri - Iridaceae - Zafferanetto comune -
Romulea bulbocodion (L.) Sebast et Mauri - Iridaceae - Zafferanetto comune -
Romulea bulbocodion (L.) Sebast et Mauri - Iridaceae - Zafferanetto comune -
Romulea bulbocodion (L.) Sebast et Mauri - Iridaceae - Zafferanetto comune -
Romulea bulbocodion (L.) Sebast et Mauri - Iridaceae - Zafferanetto comune -
Romulea bulbocodion (L.) Sebast et Mauri - Iridaceae - Zafferanetto comune -
Romulea bulbocodion (L.) Sebast et Mauri - Iridaceae - Zafferanetto comune -
Romulea bulbocodion (L.) Sebast et Mauri - Iridaceae - Zafferanetto comune 

 Foto di  Pancrazio Campagna

Romulea bulbocodion (L.) Sebast et Mauri 
Crocus bulbocodium L.

Fam.: Iridaceae
Nome italiano: Zafferanetto comune,  Zafferanetto

Pianta erbacea provvista di piccolo bulbo avvolto da tuniche di colore bruno-rossastro. Scapo fiorale lungo da 3 a 9 cm provvisto di foglie lineari semicilindriche più lunghe del fusto.
Il fiore, particolarmente decorativo,  è imbutiforme con tubo giallo, peloso; lacinie di colore azzurro-violetto. Il frutto è una capsula obovoide contenenti diversi semi globosi di colore bruno.

Fiorisce in gennaio-aprile e cresce nei pascoli, incolti, bordi di strade, margini di boschi. La romulea viene coltivata a scopo ornamentale per decorare aiuole e giardini rocciosi. 

Etimologia:
il nome del genere Romulea deriva da quello di Romolo, fondatore e primo re di Roma; l'epiteto specifico "bulbocodium" è termine composto dalle parole greche "bolbos" ossia  bulbo e "kodion" che letteralmente significa "piccolo vello", allude probabilmente alle tuniche che avvolgono il cormo di questa specie, intere e leggermente vellutate al tatto.

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