venerdì 3 febbraio 2012

Galium mollugo L - Rubiaceae - Caglio tirolese - PIE

Galium mollugo L - Rubiaceae - Caglio tirolese - PIE
Galium mollugo L - Rubiaceae - Caglio tirolese - PIE
Galium mollugo L - Rubiaceae - Caglio tirolese - PIE
Galium mollugo L - Rubiaceae - Caglio tirolese - PIE
Galium mollugo L - Rubiaceae - Caglio tirolese - PIE
Galium mollugo L - Rubiaceae - Caglio tirolese - PIE

                                        Foto di Pancrazio Campagna

Galium mollugo
Fam.: Rubiaceae
Nome italiano: Caglio tirolese, Caglio bianco, Caglio morbido, Cagliolo, Pergolato
Pianta perenne, erbacea, con stoloni radicanti ai nodi, glabra, glabrescente o pelosa soprattutto nella parte inferiore.I fusti sono cadenti o prostrati, eretti o ascendenti, ramosi,  rossastri da giovani; altezza 30 - 150 cm. Le foglie sono sessili, riunite in verticilli composti da 6÷8 elementi. Le infiorescenze sono formate da cime paniculiformi, ovoidi o piramidali; i fiori hanno la corolla glabra, bianca di 2÷6 mm, con lobi ovati, acuti.
Fiorisce in maggio-settembre e cresce in ambienti ruderali, bordi di strade, siepi e margini erbacei dei boschi, schiarite boschive, frutteti, prati e dalla pianura si spinge fino a 2.000 metri. Presente in tutte le regioni italiane, tranne la Sicilia. 
Etimologia: il nome del genere "Galium" deriva da "gala" = latte, per la proprietà che hanno alcune specie di far cagliare il latte. Il nome della specie "mollugo" è una specie di anagallide citata da Plinio.
La pianta da giovane è commestibile e può essere consumata cotta, mista ad altre verdure. Ha proprietà astringenti. La radice è tintoria.

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