Corylus avellana L. - Betulaceae - nocciolo |
Corylus avellana L. - Betulaceae - nocciolo |
Corylus avellana L. - Betulaceae - nocciolo |
Corylus avellana L. - Betulaceae - nocciolo |
Corylus avellana L. - Betulaceae - nocciolo |
Corylus avellana L. - Betulaceae - nocciolo |
Corylus avellana L. - Betulaceae - nocciolo |
Corylus avellana L. - Betulaceae - nocciolo |
Corylus avellana L. - Betulaceae - nocciolo foto di Pancrazio Campagna |
Fam.: Betulaceae
Nome italiano: Nocciolo, Avellano, Nocchio, Nocciolo comune, Acciardello
Pianta arbustiva alta 3-4 metri con fusto eretto e ramoso in alto e con chioma densa. Le foglie sono alterne, tondeggianti e con apice acuminato; margine a doppia dentatura, colore verde intenso nella pagina superiore e grigiastro in quella inferiore. Ha fiori maschili e femminili: i primi formati da amenti penduli e i secondi a forma di gemma con un ciuffetto di stimmi di colore rosso. I frutti sono grossi acheni racchiusi in un pericarpo legnoso di colore marrone.
Fiorisce in gennaio-aprile prima della cacciata delle foglie e si adatta a qualsiasi terreno e a qualsiasi clima. In Italia è presente su tuttio il territorio.
Etimologia:
il nome del genere deriva dalla parola greca "kórys = elmo; il nome della specie si riferisce alla Città di Avella, zona molto ricca di noccioleti.
Proprietà e usi:
Le nocciole, sia fresche che secche, sono considerate un ghiotto
alimento di consumo diretto e un importante ingrediente di pasticceria,
confetteria e industria dolciaria. Normalmente si trovano in vendita tostate. Sono
più digeribili della noce e contengono in media 663 calorie per etto.
I fiori, le foglie, la corteccia e i semi hanno proprietà medicinali e sono utilizzati in fitoterapia per la cura di diversi malanni.