Mentha pulegium L. - Lamiaceae - Menta poleggio |
Mentha pulegium L. - Lamiaceae - Menta poleggio |
Mentha pulegium L. - Lamiaceae - Menta poleggio |
Mentha pulegium L. - Lamiaceae - Menta poleggio |
Mentha pulegium L. - Lamiaceae - Menta poleggio |
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Mentha pulegium L. - Lamiaceae - Menta poleggio |
Mentha pulegium L. - Lamiaceae - Menta poleggio foto di Pancrazio Campagna |
Famiglia: Lamiaceae
Nome italiano: Menta poleggio
Pianta erbacea perenne rizomatosa con forte odore aromatico. Raggiunge un'altezza fino a 60 cm e si presenta normalmente pelosa e vellutata. Fusto eretto-ascendente, quadrangolare, talvolta lignificato alla base. Foglie piccole, ovali o oblunghe con margine intero o dentellato, arcuate e ripiegate a doccia. Infiorescenza in verticilli globosi con 20-30 fiori. Calice a 5 denti, irsuto e glandoloso munito di un anello di peli all'interno. Corolla di colore rosa-lilacino, qualche volta bianco. Frutto composto da 4 nocule di colore marrone.
Fiorisce in maggio-settembre e cresce nei luoghi umidi che hanno subito periodiche inondazioni.
Etimologia:
il nome del genere deriva dalla parola greca "mintha" = menta; il nome della specie da "puleium" = puleggio, menta romana.
Proprietà e usi:
le foglioline vengono utilizzate in cucina per insaporire insalate e verdure e per allontanare le zanzare ed altri insetti nocivi.
Nel passato è stata utilizzata nella medicina popolare per diversi rimedi, ma l'uso prolungato o ad alte dosi ha provocato delle intossicazioni, quindi pianta da utilizzare con cautela.