Ginkgo biloba L. - Ginkgoaceae -Ginkgo |
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Ginkgo biloba L. - Ginkgoaceae -Ginkgo |
Ginkgo biloba L. - Ginkgoaceae -Ginkgo Albero fotografato a Oleggio (NO) - PIE foto di Pancrazio Campagna |
Famiglia:_Ginkgoaceae
Nome italiano: Ginkgo
Pianta legnosa con portamento arboreo, molto longeva che può raggiungere un'altezza fino a 40 metri. E' pianta dioica: gli alberi maschili hanno chioma conica, quelli femminili chioma più espansa. Il fusto ha corteccia grigio-chiara brunastra ed è liscio nei giovani esemplari e screpolato negli adulti. Le foglie hanno un picciolo di 3-8 cm, forma a ventaglio, nervatura parallela, margine intero e spesso presenta una profonda incisione che divide la foglia in due lobi. In autunno si presentono con colorazione giallo-dorata. L'infiorescenza è a grappolo all'ascella di brattee squamiformi e i fiori sono maschili e femminili.
Il frutto è una drupa di forma ovoide.
La pianta è originaria della Cina ed è stata introdotta in Italia a scopo ornamentale per la forma delle foglie. Solo in Piemonte è presente come avventizia.
Fiorisce in maggio÷luglio.
Questa pianta è una delle più arcaiche piante esistenti in quanto la sua origine risale all'era mesozoica (circa 270 milioni di anni fa).
Proprietà:
Le foglie vengono utilizzate nella medicina tradizionale cinese sin dall'antichità per le loro proprietà antiossidanti e neuroprotettive. Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato l'utilità di alcune sostanze estratte dalla pianta nella cura delle malattie relative alla demenza senile compreso il morbo di Alzheimer.
La parte esterna del frutto, maleodorante, è tossica: contiene acido butirrico, mentre i "semi" decorticati, hanno un sapore particolare e vengono consumati da soli torrefatti oppure utilizzati in cucina sia dai cinesi che dai giapponesi.
La parte esterna del frutto, maleodorante, è tossica: contiene acido butirrico, mentre i "semi" decorticati, hanno un sapore particolare e vengono consumati da soli torrefatti oppure utilizzati in cucina sia dai cinesi che dai giapponesi.