mercoledì 14 maggio 2014

Onobrychis viciifolia Scop. - Fabaceae - Fieno santo

Onobrychis viciifolia Scop. - Fabaceae - Fieno santo

Onobrychis viciifolia Scop. - Fabaceae - Fieno santo

Onobrychis viciifolia Scop. - Fabaceae - Fieno santo


Onobrychis viciifolia Scop. - Fabaceae - Fieno santo

Onobrychis viciifolia Scop. - Fabaceae - Fieno santo
 

Onobrychis viciifolia Scop. - Fabaceae - Fieno santo
 

Onobrychis viciifolia Scop. - Fabaceae - Fieno santo
 

Onobrychis viciifolia Scop. - Fabaceae - Fieno santo
 

Onobrychis viciifolia Scop. - Fabaceae - Fieno santo
 foto di Pancrazio Campagna

Onobrychis  viciifolia Scop.
= Onobrychis sativa Lam.

Fam:. Fabaceae
Nome italiano: Crocetta, Fieno santo, Lupinella, Lupinella comune, Cedrangola


Pianta  erbacea perenne alta 40-75 cm, con radice fittonante e fusto semplice, eretto  e un po' ramificato.
Le foglie sono imparipennate, picciolate le inferiori,  sessili quelle superiori ed hanno forma ellittica. Infiorescenza in racemi apicali  di forma piramidale. Calice con peli appressati diviso in 5 denti lanceolato-lesiniformi. Corolla papilionacea di colore rosa-porporino a volte bianco. Il frutto è un legume indeiscente contenente un seme reniforme  di colore bruno-verdastro.
 
Fiorisce in maggio-agosto e cresce allo stato spontaneo nei prati, nei pascoli, negli incolti, ai margini stradali. In Italia è ampiamente coltivata come pianta foraggera per le sue alte proprietà nutritive. E' molto apprezzata dagli animali da pascolo e molto ricercata dalle api.
 
Etimologia:
La parola "Onobrychis"deriva dalle parole  greche "ónos" asino e "brýkho" = io digrigno i denti, mastico, per indicare che la pianta è gradita all'asino; il nome della specie "viciifolia" vuol dire con foglie simili a quelle della veccia.

Luzula nivea (Nathh.) DC. - Juncaceae - Erba lucciola maggiore

 


Luzula nivea (Nathh.) DC. - Juncaceae - Erba lucciola maggiore

Luzula nivea (Nathh.) DC. - Juncaceae - Erba lucciola maggiore

Luzula nivea (Nathh.) DC. - Juncaceae - Erba lucciola maggiore

Luzula nivea (Nathh.) DC. - Juncaceae - Erba lucciola maggiore

Luzula nivea (Nathh.) DC. - Juncaceae - Erba lucciola maggiore

Luzula nivea (Nathh.) DC. - Juncaceae - Erba lucciola maggiore

Luzula nivea (Nathh.) DC. - Juncaceae - Erba lucciola maggiore
 
Luzula nivea (Nathh.) DC. - Juncaceae - Erba lucciola maggiore

foto di Pancrazio Campagna
 
Luzula nivea (Nathh.) DC.

Famiglia: Juncaceae
Nome3 italiano: Erba lucciola maggiore


Luzula nivea è una pianta erbacea perenne cespitosa appartenente alla famiglia delle Juncaceae. Ha fogliame fine e peloso di colore verde scuro  e infiorescenza bianca corimbosa.
Cresce nei boschi e ama il terreno ricco e umifero. Raggiunge un'altezza di 40 - 60 cm.
Fiorisce in maggio-luglio ed in Italia è presente nelle seguenti regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche. Assente nel Salento.
Si coltiva anche a scopo ornamentale.
 
Etimologia:
Il nome del Genere  deriva dalla parola latina "lucere" che significa brillare, per le infiorescenze che brillano quando sono  bagnate dalla rugiada; il nome della specie  si riferisce ai tepali di colore bianco come la neve.
 
N.B. Questa pianta è stata fotografata a Cameri (NO) nel Parco Naturale Valle del Ticino.

Limodorum abortivum (L.) Sw - Orchideaceae - Fior di Legna

Limodorum abortivum (L.) Sw - Orchideaceae - Fior di Legna

Limodorum abortivum (L.) Sw - Orchideaceae - Fior di Legna

Limodorum abortivum (L.) Sw - Orchideaceae - Fior di Legna

Limodorum abortivum (L.) Sw - Orchideaceae - Fior di Legna

Limodorum abortivum (L.) Sw - Orchideaceae - Fior di Legna

Limodorum abortivum (L.) Sw - Orchideaceae - Fior di Legna

Limodorum abortivum (L.) Sw - Orchideaceae - Fior di Legna

Limodorum abortivum (L.) Sw - Orchideaceae - Fior di Legna

foto di Pancrazio Campagna
Limodorum abortivum (L.) Sw
Orchis abortiva L.
= Ionorchis abortiva (L.) Beck

Famiglia: Orchideaceae 
Nome italiano: Fior di Legna, Fior di stecco, Limodoro abortivo, Fiammone


Fiorisce in aprile÷luglio e cresce nelle praterie, boschi submediterranei di quercia, castagno, faggete termofile, suoli calcarei; 0÷1.200 m s.l.m.
Le piante che appartengono al genere Limodorum sono a tutti gli effetti parassite. Non hanno  foglie verdi e quindi dipendono dalle sostanze che potrà fornire loro il fungo simbionte, al quale è strettamente connessa anche la loro nascita. Il Genere Limodorum sembra associarsi prevalentemente a funghi del Genere Russula.

Questa specie non è costante nel riproporsi nella stessa stazione, quindi può mancare dove era presente in precedenza, oppure si può ritrovare dove non era mai stata.

Arabis glabra L. Bernh - Brassicaceae - Arabetta glabrescente

Arabis glabra   L. Bernh - Brassicaceae -  Arabetta glabrescente

Arabis glabra   L. Bernh - Brassicaceae -  Arabetta glabrescente

Arabis glabra   L. Bernh - Brassicaceae -  Arabetta glabrescente

Arabis glabra   L. Bernh - Brassicaceae -  Arabetta glabrescente

Arabis glabra   L. Bernh - Brassicaceae -  Arabetta glabrescente

Arabis glabra   L. Bernh - Brassicaceae -  Arabetta glabrescente

Arabis glabra   L. Bernh - Brassicaceae -  Arabetta glabrescente

Arabis glabra   L. Bernh - Brassicaceae -  Arabetta glabrescente

foto di Pancrazio Campagna
 
Arabis glabra  (L.) Bernh
= Turritis glabra L. 
= Arabis pseudoturritis Boiss. & Heldr.,
= Turritis pseudoturritis (Boiss. & Heldr.) Velen.

Fam.: Brassicaceae
Nome italiano:  Arabetta glabrescente

Pianta biennale erbacea  alta 40-130 cm, glauca, con fusti eretti e rigidi.
Le foglie basali sono brevemente picciolate e di forma oblunga-lanceolata, le cauline sono amplessicauli e  tutte glauche e pruinose, ricoperte di una cerosità bluastra.
L'infiorescenza è a racemo apicale, dove si inseriscono fiori bianchi giallastri  formati da 4 petali a croce.
I frutti sono silique erette ed appressate su l'asse fiorale rigido.
Fiorisce in maggio- agosto e cresce nei cespuglieti, pendii aridi e pietrosi da 200 a 2000 m.
 
Etimologia:
Il nome del genere si riferisce all'Arabia, zona di probabile origine della pianta; il nome della specie deriva dalla parola latina "glaber" = pelato, senza peli.