Pianta erbacea emicriptofita rosulata alta 15 - 40 cm. Radici fusiformi, ingrossate, di colore marrone. Scapo eretto, nudo, con peli forcati sparsi. Foglie riunite in rosetta basale sinuato-dentate, cosparse di peli forcati. Il capolino è formato da squame involucrali pelose con fiori gialli. I fiori esterni hanno linguette blu-grigie sul lato inferiore. I frutti sono acheni che si distinguono in centrali e periferici: i centrali hanno forti rughe trasversali, becco ben sviluppato e pappo piumoso, i periferici hanno rughe deboli, senza becco e pappo ridotto a coroncina.
Fiorisce in ottobre-giugno e cresce nelle radure delle macchie mediterranee, negli incolti, negli oliveti, nei pascoli e dalla pianura si spinge fino a 1.000 metri. In Italia è presente dalla Liguria in giù, isole comprese.
Etimologia:
Il nome del genere deriva da Leontodon: dal greco "léon" = leone e "odús, odóntos" = dente, e vuol dire "dente del leone". Il nome della specie "tuberosus" deriva da "tuber" = tubero, in riferimento alla radice tuberosa.
Proprietà e usi:
La pianta è commestibile: foglie e tuberi si possono consumare sia crudi che cotti.
Ha proprietà depurative, diuretiche e leggermente lassative.
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