Pianta erbacea perenne, originaria dell'Asia e dell'Africa. Raggiunge i 6 - 7 metri d'altezza assumendo un aspetto arboreo. Il fusto, che non è un fusto ma uno pseudo fusto chiamato stipite, nasce da un grosso tubero. Le foglie, gigantesche, sono formate da una grande lamina che può raggiungere una lunghezza di quasi tre metri ed una larghezza di 60 cm. Spesso sono sfrangiate a causa del vento che le percuote. Il banano può essere coltivato a scopo ornamentale o per il frutto chiamato "banana". In Italia è coltivato a solo scopo ornamentale, anche se nel Sud, dato il clima più mite, spesso le piante portano a maturazione i frutti (vedi foto). Ogni pianta produce una sola infiorescenza pendula composta da numerosi fiori bianco - giallognoli racchiusi da brattee di colore rosa-violaceo. Le banane sono capsule di colore verde riunite in caschi. Nelle zone di produzione vengono raccolte acerbe per poi farle maturare nei magazzini di destinazione riscaldandole con un gas chiamato etilene. Questo gas viene prodotto anche dalle stesse banane. La pianta del banano necessità di temperature che non dovrebbero mai scendere sotto i 10 gradi, pena l'essiccamento delle foglie.
Le banane hanno un alto valore nutritivo in quanto ricche di vitamine e di sali minerali (calcio, ferro, fosforo e potassio).
Etimologia:
Il nome del genere deriva dalla parola araba "moz" o "moza", dai botanici trasformato in Musa; altri ritengono che si riferisce ad Antonio Musa, medico romano del I secolo a.C; il nome della specie viene da una parola giapponese "bashou", che è il nome giapponese del banano..
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